«Quello che abbiamo veduto e udito noi l’annunciamo»
Dal 25 al 30 luglio si tiene ad Assisi la 53 a Sessione di formazione ecumenica del Sae
Un versetto della I Epistola di Giovanni (1, 3) è al centro del titolo della 53a Sessione di formazione ecumenica del Sae (Segretariato attività ecumeniche), in programma dal 25 al 30 luglio alla Domus Pacis di S.ta Maria degli Angeli (Assisi). «“Quello che abbiamo veduto e udito noi l’annunciamo”. Tradizione, riforma e profezia nelle chiese» è dunque l’argomento su cui convergeranno gli studi, le relazioni e gli incontri di riflessione biblica e liturgia dei partecipanti.
Figurano fra i relatori, per parte evangelica, Emanuele Aprile, Massimo Aprile, Heiner Bludau, Daniela Guccione, Anna Maffei, Paolo Naso, Luca Maria Negro, Claudio Paravati, Paolo Ricca, Davide Romano, Erica Sfredda, Letizia Tomassone e Luciano Zappella. Il tema è stato scelto tenendo presenti tre importanti eventi che riguardano le grandi confessioni cristiane: il Giubileo cattolico della Misericordia, il Sinodo pan-ortodosso recentemente svoltosi a Creta e la celebrazioni per il 500° anniversario della Riforma protestante (1517-2017), che si apriranno già il 31 ottobre di quest’anno a Lund (Svezia).
La Sessione estiva di formazione ecumenica è il principale appuntamento nazionale del Sae, associazione interconfessionale di laici per l’ecumenismo e il dialogo, a partire dal dialogo ebraico-cristiano, e viene animata da esperti appartenenti alle diverse confessioni cristiane (cattolici, ortodossi e protestanti) e ad altre comunità religiose (ebraismo, islam). L’incontro si articola in una serie di relazioni in plenaria, gruppi di studio e momenti di preghiera (sia confessionali che ecumenici).
Fra gli altri, intervengono come relatori o moderatori di tavole rotonde la presidente del Sae Marianita Montresor, Daniel Vogelmann, Piero Stefani, Carlo Molari, Brunetto Salvarani, la teologa musulmana Sharzad Houshmand Zadeh, Gabriel Codrea, Enzo Bianchi.