Un dono immenso
08 febbraio 2016
Un giorno una parola – commento a II Corinzi 4, 15
Quelli benedissero il re e se ne andarono alle loro tende allegri e con il cuore contento per tuto il bene che il Signore aveva fatto a Davide, suo servo, e a Israele, suo popolo
I Re 8, 66
Tutto ciò avviene per voi, affinché la grazia, che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone, moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio
II Corinzi 4, 15
Quando riceviamo un dono che può essere: un regalo inaspettato, ma tanto desiderato o una notizia che ci rallegra, siamo pieni di gioia e desideriamo condividere con altri la nostra allegria. Cerchiamo di far festa con amici e parenti. Ci viene voglia di uscire e di correre incontro a tutti, ci sentiamo felici e chi conosciamo deve esserlo con noi. Manifestiamo in ogni modo il nostro buon umore, anche attraverso i social con tante faccine sorridenti. Tutto intorno a noi ci sembra più vivo e colorato, ci sentiamo avvolti dal sole e non vediamo nubi all’orizzonte. Non riusciamo a stare nella pelle e il nostro sorriso può contagiare tante persone. Guai se incontriamo una persona che non bada alla nostra contentezza e cerca di strapparci di dosso il buon umore con frasi che ridimensionano la bellezza del nostro regalo o della nostra notizia. La gioia si condivide, la tristezza isola e rende cupa ogni persona.
Ogni giorno dovremmo ricordare di aver ricevuto un dono immenso: la grazia di Dio e sentirci gioiosi e bisognosi di condividere il nostro stare bene. Tanto più saremo capaci di rallegrarci e di contagiare con la fede chi sta a noi vicino, tanti più saremo a glorificare il Signore. Più volte nei testi biblici ci viene detto di rallegrarci nel Signore, prendiamo sul serio questo invito e comprendiamone appieno il significato: chi vive nella gloria di Dio non può che esprimere la sua lode e sentirsi grato per ogni cosa che riceve con tanto amore. Molti ci seguiranno e vorranno far festa con noi.