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La certezza della fede

Un giorno una parola – commento a Salmo 90, 14

Saziaci al mattino della tua grazia, e noi esulteremo, gioiremo tutti i nostri giorni
Salmo 90, 14

E tutto il popolo, la mattina presto, andava da lui nel tempio per ascoltarlo. Amen
Luca 21, 38

La riflessione di inizio anno proposta dalle Losungen continua con la lettura di un versetto estratto dal celeberrimo Salmo 90, il salmo che ci ricorda con una chiarezza che un po’ ci disturba, la nostra fragilità, la nostra caducità , la nostra temporaneità. Siamo piccoli e la nostra vita passa in un lampo, siamo come l’erba che al mattino freme dolcemente sotto il peso della goccia di rugiada che le dona la vita, e alla sera cade secca e inaridita. Ma questo non ci esonera dal vivere con pienezza e intensità la nostra pur breve esistenza e ora siamo qui a riflettere sull’aurora, sull’inizio della vita, dell’anno, della giornata, e a chiedere al Signore di saziarci con la Sua Parola a partire proprio da quell’attimo e questo forse non solo perché esso rappresenta l’inizio, ma perché costituisce una opportunità unica nel suo genere.

Entrambi i passi ci spingono a pensare al mattino: quello della vita e quello quotidiano. Leggendoli percepiamo l’entusiasmo dell’inizio, dell’alba che ci offre nuove opportunità, sentiamo la gioia di ciò che è ancora intero e non incrinato da fatica, malattia, disillusione. Se guardiamo un bimbo o una bimba appena nati vediamo facilmente che essi vivono con una pienezza e un’intensità che non conosceremo più nel corso di tutta la nostra vita. Per essi il piccolo, piccolissimo mondo che li circonda è tutto il mondo e non avendo ancora una percezione del tempo, ogni attimo ha una dimensione compiuta e assoluta. Ecco perché i bambini sono capaci di provare la gioia pura, il divertimento completo, la disperazione più devastante: essi vivono nel qui ed ora con un’adesione totale, in un certo senso conoscono già la vita eterna, perché ogni attimo è chiuso in sé, al contrario di quello che facciamo noi adulti che permettiamo al passato e al futuro di condizionare pesantemente ogni momento del nostro presente, al punto da impedirci di viverlo. Nella supplica del versetto 14 il salmista chiede all’Eterno di saziarci in quel preciso momento, di darci la certezza della fede nel momento in cui siamo in grado di riceverla in un modo che le permetterà di illuminare tutta la nostra esistenza donandole quella gioia perfetta che solo il Signore può offrirci. Amen!

Foto di HZ1995, con licenza  CC0 Public Domain, by Pixabay