Nasce la Casa delle donne della Marsica
25 novembre 2015
Il progetto è elaborato dalla cooperativa sociale «BeFree» in collaborazione con la chiesa metodista di Villa San Sebastiano (AQ)
Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alle ore 17 presso il Castello Orsini di Avezzano (AQ) si svolge la presentazione del progetto «La Casa delle donne della Marsica», a cura di «BeFree», cooperativa sociale contro tratta violenze discriminazioni, che gestisce Centri e Servizi Antiviolenza a Roma, e realizza eventi di formazione e sensibilizzazione sul territorio nazionale ed internazionale. Il progetto, elaborato in collaborazione con la chiesa metodista di Villa San Sebastiano-Tagliacozzo (AQ), e finanziato dall’8 per mille della Chiesa valdese, verrà illustrato ai rappresentanti della politica, della sanità, delle forze dell’ordine, dei servizi sociali, della società civile, dalla dott.ssa Oria Gargano, presidente di BeFree, e da Massimo Aquilante, pastore della chiesa metodista di Villa San Sebastiano. I sindaci dei Comuni marsicani potranno firmare una dichiarazione di intenti per la creazione della Rete antiviolenza marsicana.
L’incontro, patrocinato dalla Regione Abruzzo, prevede anche il lancio del bando per la selezione di 20 donne residenti nella Marsica che parteciperanno ad un corso di formazione gratuito per l’acquisizione di competenze sulla gestione dei servizi antiviolenza, e che potranno successivamente operare, previa valutazione finale, nella «Casa delle donne della marsica» in qualità di operatrici/psicologhe/avvocati/assistenti sociali. Verranno inoltre illustrate le linee programmatiche di un Ciclo di incontri di sensibilizzazione e formazione per gli operatori sociosanitari e delle Forze dell’ordine, volti ad approfondire la competenza sul fenomeno della violenza contro le donne, e la capacità di individuazione/facilitazione dell’emersione, presa in carico delle vittime, secondo i dettami della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla violenza contro le donne (Istanbul, 2011) e della Legge sul Femminicidio n. 119/2013, che individuano nella efficienza/efficacia dell’approccio con le donne che subiscono violenze da parte degli operatori con i quali più spesso esse entrano in contatto (medici, infermieri, poliziotti, carabinieri, polizie municipali, magistrati, avvocati, assistenti sociali…), un importante fattore di contrasto alla violenza di genere, e di prevenzione degli esiti più drammatici.
Entrambe i corsi sono riconosciuti dal Gender Interuniversity Observatory (Gio) - Sapienza, RomaTre, Torvegata.