Canti e corali son preghiere ed esempi di vita comunitaria
25 novembre 2015
Le corali di chiesa nella loro dimensione intergenerazionale e aggregativa sono un luogo di integrazione e un esempio concreto di ascolto reciproco
Il periodo dell'Avvento porta con sé canti e atmosfere musicali, che si concretizzano in concerti proposti dalle corali di chiesa, gruppi vocali, coretti, organisti. Nelle valli valdesi è una dimensione particolarmente sentita dalle molte corali delle chiese.
Il canto comunitario è una forma di testimonianza e di predicazione: un'assemblea che canta in modo partecipato condivide anche una preghiera, volge una lode e fa passare un messaggio di riflessione. Così come gli spazi strumentali, a partire dall'organo del tempio, accompagnano le parole di un canto o favoriscono la concentrazione e la preghiera silenziosa e personale.
«La dimensione del canto corale è una scuola di formazione alla vita comunitaria – dice il pastore Marcello Salvaggio, membro della Commissione Musica della Ced - Si impara a stare insieme agli altri, ad ascoltarsi, a non prevaricare, ma a seguire la polifonia e si sperimenta la dimensione intergenerazionale».
Aggiunge il pastore Giuseppe Ficara, direttore della corale di Luserna San Giovanni: «La stessa corale per cantare bene deve concepirsi come un corpo unico. Se non c'è complicità tra i partecipanti, non uscirà mai l'effetto “coro”: l'idea alla base è “io ci tengo a te, mi lego a te e quindi insieme cantiamo con passione per comunicare qualcosa in cui crediamo"».
Il numero di dicembre del mensile freepress Eco delle Valli Valdesi, che uscirà il prossimo mercoledì con il settimanale Riforma, sarà proprio dedicato al variegato mondo della musica, religiosa o meno. Un ragionamento sui luoghi della musica nel pinerolese, con testimonianze di direttori e direttrici di corali valdesi, notizie sulle scuole di musica, approfondimenti su com'è cambiata la fruizione musicale negli anni.
«Venire a cantare alla corale è un'esperienza eccezionale – ricorda Angelo Merletti, direttore della corale di San Secondo – si produce qualcosa di personale e artigianale con la propria voce in un risultato collettivo che deriva dal contributo di tutti. Ed è un risultato maggiore della somma di ciò che ognuno può dare, perché in più c'è il valore aggiunto del fare le cose insieme credendoci con anima e corpo».
Per iniziare nel migliore dei modi il periodo natalizio, la serata di sabato 28 novembre offrirà una doppia occasione per poter ascoltare le corali valdesi delle valli.
A Prarostino si esibiranno quelle di Rorà e Luserna San Giovanni insieme alla corale di Prarostino con la partecipazione dei ragazzi della Scuola Domenicale, con musiche, canti, piccole meditazioni sul Natale e raccolta offerte per la ristrutturazione di una parte del presbiterio.
A Villar Pellice il coretto valdese di Torre Pellice proporrà invece il «Racconto di un viaggio di mezza estate», foto, filmati, canti del viaggio in Argentina ed Uruguay dello scorso agosto, con colletta a favore del progetto migranti della Crumière.
Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno alle 21 nei templi di Prarostino e Villar Pellice.