150 anni del cimitero evangelico di Rio Marina
23 luglio 2015
Il 25 e 26 luglio due giornate per ricordare le vicende dello storico cimitero e della piccola comunità dell’Isola d’Elba, fondata dai capitani di mare Cignoni
Salendo sul colle delle Perelle, alle spalle di Rio Marina, si raggiunge un piccolo cimitero immerso nel verde. Un luogo di pace, che però richiama le vicende non prive di turbolenze della comunità valdese su quest’isola. La sua storia comincia con un capitano di mare, Giovanni Cignoni, che nel 1853 torna da un viaggio portando con sé una Bibbia. Non una qualunque, ma la versione del Diodati, in uso tra i protestanti italiani, che comincia a leggere e fare conoscere ai familiari e poi agli amici più stretti. Si forma così il primo nucleo evangelico clandestino perché all’epoca il granduca Leopoldo II aveva ripristinato la pena di morte contro i protestanti, ma questo non ferma la diffusione della nuova fede evangelica, anche attravero le Bibbie introdotte di nascosto.
Dopo questo primo periodo clandestino, la chiesa valdese di Rio Marina si costituì ufficialmente nel 1863, e l’anno dopo fu inaugurato il tempio. Nel 1865 venne quindi aperto il cimitero, di cui si ricordano i 150 anni nelle giornate del 25 e 26 luglio, con una visita guidata, una giornata comunitaria e la conferenza storica Una storia nascosta.
Domandiamo al relatore Mario Cignoni, discendente di quei Cignoni che per primi introdussero il protestantesimo sull’isola, perché è sorto questo cimitero.
«Dopo l’Unità i cimiteri comunali erano aperti a tutti, ed era prevista una zona “acattolica”, qualora ce ne fosse bisogno. Così accadde in tutta Italia, ma all’Elba “gli eretici” morti furono rifiutati al camposanto comunale. E la prima fu una bambina di otto giorni! Fu un momento drammatico. Bisognava prendere provvedimenti per il futuro. Allora Angelo Quattrini, un membro della chiesa nascente, donò un suo terreno sulla collina alle spalle del paese e la chiesa locale vi costruì il suo cimitero che, passata l’epoca dell’ostracismo, è ancora in uso. Nel suo piccolo (un fazzoletto di terra e qualche cappella) è un caso quasi unico e significativo per l’intero evangelismo italiano. È un bene culturale che va tutelato e conservato».
È stato utilizzato solo dalle famiglie valdesi di Rio Marina o anche da altri?
«Il cimitero è privato. Oltre agli evangelici di Rio e alle loro famiglie, vi hanno trovato posto anche alcuni valdesi piemontesi (Eynard, Bonnet) e il pastore Banchetti. C’è il monumento in memoria del capitano e dei marinai del brigantino inglese Scindian, naufragato sulla costa dell’isola nel 1880, la tomba di Murchie, governatore inglese dell’Elba nel 1944, e quelle di alcuni protestanti stranieri.
Questo luogo di pace è anche riflesso della fede evangelica: oltre alla storia e alle persone che vi sono sepolte, ne sono testimonianza alcune frasi e i versetti biblici sulle lapidi rimaste. Tante sono scomparse per incuria, perché travolte dal tempo o scomparse sotto nuove iscrizioni».
La tua famiglia è diventata evangelica all’Elba ai tempi dell’ultimo Granduca di Toscana: per te ci sono ricordi personali?
«Ce ne siamo andati dall’isola più di cento anni fa, ma il legame è sempre rimasto e in questo piccolo cimitero ci sono ceneri e lapidi di mio padre, di nonno, del bisnonno, del trisnonno e di sua madre, che nacque quando l’Elba faceva ancora parte di uno stato autonomo sotto i Boncompagni Ludovisi principi di Piombino. Ed è ricordato anche un antenato molto più antico. Visitando, da piccolo, questo luogo ho cominciato a comprendere meglio la mia identità, tra Bibbia e mare».
Appuntamento dunque per sabato 25 luglio alle 9,30, con la visita guidata allo storico cimitero accompagnata da letture e brevi meditazioni bibliche a cura del pastore Daniele Bouchard e contributi musicali del Maestro Rosanna Castorina. E alle 18,30, alla Casa valdese, con la conferenza storica del dott. Mario Cignoni «Una storia nascosta». Domenica 26, poi, nel tempio valdese (p.zza Mazzini), si tiene il culto con la predicazione del pastore Daniele Bouchard, con saluti delle autorità e degli ospiti.
Le iniziative sono organizzate dalla Chiesa valdese di Rio Marina, con il patrocinio del Comune e della Pro Loco.