La nostra gioia è nel Signore
09 luglio 2015
Un giorno una parola – commento a Filippesi 4, 5
Non siate tristi; perché la gioia del Signore è la vostra forza
(Neemia 8, 10)
Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi
(Filippesi 4, 5)
La gioia è associata abitualmente a eventi particolari, che spezzano il cerchio delle amarezze e delle angosce.
Il carattere straordinario della gioia contraddistingue la maggior parte delle riflessioni umane sulla felicità. Anche noi spesso pensiamo che sia molto arduo associare la gioia alla vita quotidiana, sia se osserviamo l’esistenza dei singoli sia se consideriamo la storia dei popoli.
Per non parlare dell’immagine di Dio, che soprattutto in questi tempi di risorgente fondamentalismo religioso violento, ci suscita pensieri sovente bui e angosciosi.
Ora, l’apostolo Paolo ci scrive questo breve messaggio di cinque parole in cui la gioia associata al Signore è una realtà permanente: sempre. Nel Signore, la gioia appartiene agli eventi ordinari del nostro spirito e della nostra esistenza. L’apostolo afferma e ribadisce il concetto della gioia permanente nel Signore.
Si potrebbe pensare che l’esortazione sia rivolta a chi è già in cielo, perciò sono nella gioia dell’aldilà. Niente di più sbagliato: si tratta della nostra gioia, oggi.
La gioia in Cristo nessuno può oscurarla o sottrarla alla nostra esperienza interiore. Le cristiane e i cristiani sono per grazia del Signore persone di gioia. Si tratta del dono di Dio che ci consente di comunicare gioia nel Signore alle persone che incontriamo. La gioia, la bellezza e l’amore sono realtà di Dio che ci ha raggiunto nell’opera di Gesù Cristo. La Chiesa annuncia l’Evangelo che è messaggio di felicità, perché è liberazione e riconciliazione. La Chiesa spesso è associata all’azione di censura dei comportamenti gioiosi, perché deve corrispondere alla serietà della religione stereotipata, ingessata e repressa. Sovente si associa la Chiesa più alla tristezza che alla gioia, ma ciò non è biblico. Bonhoeffer ha scritto: «La gioia di Dio è passata per la povertà della mangiatoia e la miseria della croce; per questo è insuperabile e inconfutabile». Ricordiamoci le parole del profeta Neemia 8, 10: «Non siate tristi. Perché la gioia del Signore è la vostra forza».