Dio ti ama
29 giugno 2015
Un giorno una parola – commento a Deuteronomio 23, 6
Il Signore, il tuo Dio, mutò per te la maledizione in benedizione, perché il Signore, il tuo Dio, ti ama
(Deuteronomio 23, 6)
Cristo dice: «Io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo
(Giovanni 12, 47)
Il Signore, il tuo Dio, ti ama. Un’affermazione come questa viene declinata in varie forme in tutta la Scrittura, a cominciare proprio dal libro del Deuteronomio: Dio è amore, Dio ha tanto amato il mondo..., Dio salva il suo popolo, Dia salva e protegge i suoi figli e le sue figlie, Dio accorda un futuro, una discendenza all’umanità tutta, nonostante i rischi che incontra, nonostante i pericoli in cui si va a cacciare.
Sbaglieremmo a prendere le affermazioni che ci parlano dell’amore di Dio come se fossero delle belle frasi compilate a tavolino. Così facendo le svuoteremmo del loro radicamento nella storia vissuta. La narrazione di eventi salvifici, da Adamo ed Eva che non vengono annientati, alla liberazione dalla schiavitù d’Egitto, alla venuta stessa di Gesù Cristo, in ultima analisi altro non è che il quadro per affermare con fatti alla mano che Dio è Salvatore ed è amore. Egli salva perché ama. L’esistenza stessa del popolo, scampato a molti pericoli, è la prova tangibile che Dio ama il suo popolo. Chiunque sappia guardare alla propria storia non farà fatica a comprendersi come figlio o figlia di una lunga serie di persone che vivono grazie alla liberazione di Dio, alla salvezza da lui operata. Può, dunque, dire con profonda convinzione: Dio mi ama, Dio ti ama, Dio è amore.
Confessare Dio come colui che ama e vuole salvare ci aiuta a gettare uno sguardo sul passato, ma anche sul futuro. Dio è stato con me, con noi, col suo popolo dell’antico e nuovo patto. C’è stato in mezzo ai pericoli, anzi per salvarlo dai pericoli. Così Dio sarà con i suoi figli e le sue figlie, con le sue creature tutte per condurle nel porto della salvezza, nel suo regno. Confessiamo Dio come salvatore e come amore e ci sentiamo circondati da un abbraccio salvifico. Guardiamo al futuro con fiducia, perché niente e nessuno ci separerà dall’amore di Dio, così come manifestato in Cristo.