Un richiamo alle nostre responsabilità
18 giugno 2015
Un giorno una parola – commento a Matteo 12, 34-35
Il cuore allegro rende gioioso il volto, ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto
(Proverbi 15, 13)
Dall’abbondanza del cuore la bocca parla. L’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone
(Matteo 12, 34-35)
La pericope (breve passo estratto da un testo, nrd) in cui sono inserite queste frasi sembra una breve raccolta di detti di Gesù cuciti fra loro con una certa disinvoltura e collocati fuori dai grandi discorsi del vangelo di Matteo.
Le parole riportate si trovano anche in Luca al capitolo 7 e l’immagine che le precede, dell’albero e dei suoi frutti, la cogliamo già sulla bocca di Giovanni il Battista. L’albero buono che dà frutti buoni, e quello cattivo dai frutti malvagi, era dunque una similitudine ben nota ai tempi di Gesù. Così come lo era il collegamento fra il cuore da cui – secondo la convinzione del tempo – nascono pensieri, idee, sentimenti, decisioni, e la bocca che li manifesta con la parola.
Pare strana la seconda frase dove, per ben tre volte, compare l’aggettivo “buono”. Un uomo buono, che ha un cuore buono e che esprime cose buone. Ma dov’è una persona del genere?
“Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio” risponde Gesù (Marco 10, 18) al giovane ricco che lo interpella. “Dal cuore vengono pensieri malvagi” dice ai discepoli, ribadendo che “ciò che esce dalla bocca viene dal cuore e contamina l’uomo” (Matteo 15, 18-19).
L’antico profeta Ezechiele vede nell’azione di Dio la soluzione di questa situazione disastrosa: “Toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez. 36, 26). L’invito di tutta la Scrittura al ravvedimento, la richiesta di conversione significano però che Dio si attende dall’uomo una risposta al suo intervento. È un richiamo alle nostre responsabilità: con il suo Spirito Dio illumina la condizione nella quale ci troviamo, con la sua parola ci indica la via d’uscita. La sua grazia offre la soluzione indicandoci la direzione da seguire, ma sta a noi muoverci in questo cammino, fidando nel suo aiuto per superare le difficoltà che incontriamo.