Registrati, ammessi e benedetti
05 giugno 2015
Tre momenti forti - nella società e nella chiesa – per una coppia gay romana: l’iscrizione al registro delle unioni civili, l’ammissione nella Chiesa valdese e la benedizione liturgica della loro unione
L’iscrizione al registro delle unioni civili di Roma, poi l’ammissione alla Chiesa valdese di piazza Cavour, e infine la benedizione del loro «patto d’amore» durante il culto domenicale: sono questi i tre momenti forti vissuti nell’arco di tre settimane da una coppia di romani: Mauro Cioffari, 45 anni, attivista gay, impiegato Atac e consigliere di Sel al Municipio Roma I Centro e Davide Conte, 29 anni, impiegato nel settore turistico. Mauro e Davide sono in coppia da cinque anni. Riforma ha chiesto loro di raccontare la loro esperienza, a partire dall’unione civile.
«Il 21 maggio scorso, assieme ad altre 16 coppie», spiegano, «abbiamo partecipato, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, alla cerimonia collettiva per le prime iscrizioni al registro delle unioni civili di Roma. Un importante atto simbolico che sollecita la politica a una rapida approvazione di una legge sul matrimonio egualitario e che tutela, riconoscendo alcuni diritti a livello amministrativo, le coppie formate da persone dello stesso sesso».
Tre giorni dopo, la domenica di Pentecoste, insieme ad altri fratelli e sorelle, Davide e Mauro sono stati accolti come membri della Chiesa evangelica valdese di piazza Cavour a Roma, dopo aver seguito per circa due anni un corso di catechismo per «simpatizzanti», tenuto dal pastore Antonio Adamo. «L'esperienza della ricerca di fede vissuta in questi due anni», spiega la coppia, «ci ha arricchiti umanamente e spiritualmente. Abbiamo trovato nella comunità valdese di piazza Cavour, negli incontri settimanali e nel culto domenicale, un luogo accogliente in cui poter vivere, senza essere giudicati, la fede cristiana e l'annuncio del Vangelo. Un messaggio di gioia, di grazia, di salvezza e di liberazione dal male attraverso la fede in Dio. Abbiamo conosciuto e apprezzato l'organizzazione della Chiesa valdese e la valutazione positiva di rappresentare, di fatto, una "diaspora". Una chiesa dispersa, non maggioritaria, senza influenza politica. Una chiesa a cui, è vero, mancano i grandi numeri, ma a cui non manca nulla di essenziale».
Il percorso di Davide e Mauro all'interno della comunità valdese continua: domenica prossima, 7 giugno, il pastore Adamo celebrerà un culto di benedizione per la coppia, secondo quanto deciso dal Sinodo delle chiese metodiste e valdesi nel 2010. Per la chiesa di piazza Cavour si tratta della seconda benedizione: la prima, di una coppia di donne, Alessandra e Manuela, è avvenuta nel 2013, quando non esisteva ancora il registro delle unioni civili. Per Mauro e Davide è significativo ricevere la benedizione del loro «patto d’amore» dopo aver potuto esprimere con un gesto pubblico (anche se più che altro simbolico) il loro desiderio di vivere insieme e di sostenersi a vicenda. Sarà dunque «un’invocazione della benedizione di Dio che, ne siamo convinti, interrogherà i cuori e le coscienze di tutti, credenti e non. Perché con questo gesto la Chiesa valdese benedirà l'amore, mostrando una comunità cristiana capace di sostenere gli amori e gli affetti, e al tempo stesso mostrando di nuovo l'Italia giusta, serena, pacifica, paritaria. L'amore di Dio non è esclusivo, è amore e accoglienza per tutti e tutte, a prescindere dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere di ognuno. Ed è a questo amore che vogliamo affidare, attraverso l'invocazione della benedizione, il cammino futuro della nostra coppia».
Mauro e Davide concludono esprimendo «un grazie al pastore Adamo e all’intera comunità che ha voluto condividere con noi questo momento di gioia e di speranza, dando l'esempio di quella buona Italia di cui abbiamo tutti un gran bisogno». Che altro vorreste aggiungere? «Viva l'amore, viva la libertà!»