L’amore di Dio
23 aprile 2015
Un giorno una parola – commento a Giuda 21
I giorni del tuo lutto saranno finiti
(Isaia 60, 20)
Conservatevi nell’amore di Dio, aspettando la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo, a vita eterna
(Giuda 21)
La misericordia di Dio è in stretto rapporto con il suo amore. Questo amore misericordioso di Dio è perfettamente illustrato nella parabola del “Padre misericordioso” contenuta nel Vangelo secondo Luca. La figura centrale del racconto è un padre dispiaciuto perché il figlio lo ha abbandonato. Ma il figlio ritorna e il padre lo vede e lo riconosce da lontano. Allora corre, prende l’iniziativa, concede per primo la sua misericordia e il suo perdono. Al giovane non viene richiesta nessuna umiliazione, ma trova affetto, gioia e festa.
Dio è amore e concede il suo amore a tutti/e, indipendentemente dalla loro condotta. L’amore di Dio si effonde in tutti/e. Dobbiamo lasciare che il seme dell’amore divino germogli nella nostra esistenza. L’amore che Dio effonde in noi genera a sua volta altro amore. L’appartenenza a Cristo non è segnata da appartenenze, iscrizioni, “razze”, ma dall’accoglienza dell’amore. “Conservatevi nell’amore di Dio” perché “chiunque ama è generato da Dio e conosce”. (1 Giov. 4:7).
Dio ama il Figlio, Cristo ama i suoi discepoli e i suoi fedeli si amano reciprocamente. Il teologo russo Evdokimov scriveva: “Non permettere che il tuo Amore e la tua Parola, o Signore, siano nella mia vita come un santuario, che una grata separa dalla casa e dalla strada”.
Gesù non invita mai nessuno a chiedere perdono a Dio, ma costantemente orienta gli uomini e le donne a chiedere perdono a coloro che sono stati/e da loro offesi/e.
Solo questo amore apre la nostra esistenza alla vita dell’Eterno dove “I giorni del lutto saranno finiti”.