Canada laico
23 aprile 2015
Le sedute dei consigli comunali non si apriranno più con una preghiera
In Canada le sedute dei consigli comunali non potranno più aprirsi con una preghiera. Lo ha stabilito la Corte suprema del Paese nordamericano con una sentenza che impone la neutralità confessionale alle istituzioni pubbliche. La decisione dei giudici dà quindi ragione a Alain Simoneau, un cittadino di Saguenay (Quebec) che, in quanto ateo, aveva ravvisato nella preghiera che apre ogni riunione del consiglio municipale, una violazione della sua libertà di coscienza. La giustificazione del sindaco Jean Tremblay, che ha invocato l'eredità storica del cattolicesimo romano del Quebec, è stata respinta dalla Corte suprema: «L'adozione di una tradizione religiosa da parte dello Stato in violazione del suo dovere di neutralità, costituisce una discriminazione nei confronti di tutte le altre tradizioni», ateismo compreso. Nell'intero Canada, dove la preghiera d'apertura è una consuetudine diffusa, alcune municipalità hanno già modificato le proprie procedure per uniformarsi alla sentenza; altre, tra cui Oshawa (Ontario), hanno deciso di continuare a pregare prima di ogni seduta comunale.
Fonte Nev