Siamo figli e figlie della luce
14 luglio 2023
Un giorno una parola – commento a I Tessalonicesi 5, 5
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Tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio. Il Signore ti ha scelto, perché tu sia il suo popolo prediletto fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra
Deuteronomio 14, 2
Perché voi tutti siete figli di luce e figli di giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre
I Tessalonicesi 5, 5
Il contrasto luce/tenebra è talmente chiaro che sembra quasi superfluo parlarne. Ma talvolta è utile anche ripetere ciò che si conosce bene, come dice un adagio latino.
Le cose che si fanno di giorno, alla luce del sole, sono chiare, ben visibili a chiunque ci guarda. La notte è per coloro che compiono azioni illecite e non vogliono essere visti da nessuno.
Alla luce del sole non si sfugge agli sguardi delle persone intorno a noi. Così, chiunque può notare che siamo delle brave persone, educate, gentili, pronte ad aiutare chi è nel bisogno; quando siamo in chiesa, le nostre sorelle e i nostri fratelli possono notare il nostro comportamento corretto, il nostro portare una parola buona a chi ha bisogno di conforto.
Ma c’è sempre una parte di buio, di oscurità dentro di noi. Nelle nostre coscienze, giù in fondo, dove teniamo i nostri pensieri più segreti, si può trovare il buio di cattivi pensieri, di rancori; si può annidare la critica, il giudizio. Talvolta facciamo fatica a tenerci dentro questo peso, e allora potremmo buttarlo fuori, magari con qualche amica o amico di cui ci fidiamo molto. E allora il buio che abbiamo tenuto nascosto irrompe, e si trasforma in maldicenza.
Per questo è importante ricordarci che siamo figli e figlie della luce e del giorno.
Questo versetto si trova in una sezione della lettera ai Tessalonicesi in cui l’apostolo parla della venuta del giorno del Signore: ci ricorda che non sappiamo né quando, né come, il Signore ritornerà, ma sarà certo quando meno ce lo aspettiamo.
Allora è necessario vivere in attesa del suo ritorno trovandoci pronti, pronte, perché potrebbe verificarsi domani come fra cento anni: Dio non segue il nostro calendario. Per questo è così importante scacciare ogni tenebra che possa ancora annidarsi nel profondo delle nostre coscienze e fare in modo che anche nella parte più intima dei nostri pensieri ci sia soltanto luce. Amen.