La Southern Baptist Convention dice no alle donne pastore
15 giugno 2023
I partecipanti all’incontro annuale della denominazione hanno votato in modo schiacciante a favore del pastorato affidato ai soli uomini
Ieri pomeriggio, gli oltre 13.000 “messaggeri” riuniti a New Orleans per l’incontro annuale della Southern Baptist Convention (SBC) hanno votato a stragrande maggioranza l’emendamento proposto dal pastore Mike Law della chiesa battista di Arlington, che afferma che «il servizio pastorale è limitato agli uomini».
L’emendamento – approvato da circa l’80% dei messaggeri – stabilisce, come condizione per l’affiliazione delle chiese alla SBC, che nessuna donna all’interno della chiesa è autorizzata a ricoprire il titolo di pastore. Affinché l’emendamento sia permanentemente inserito nella costituzione della SBC, deve essere votato anche alla riunione del prossimo anno, secondo quanto stabilisce la costituzione stessa della denominazione.
I messaggeri hanno votato anche per rimuovere dalla denominazione la Saddleback Church, megachurch della California fondata dal pastore Rick Warren, perché consente a una donna di servire come pastora insegnante. L’espulsione è stata confermata da 9.437 voti favorevoli (88,46%) contro 1.212 voti contrari (11,36%), e 19 voti annullati.
Confermata l’espulsione anche della Fern Creek Baptist Church di Louisville, Kentucky, per aver fatto servire una donna come pastora della congregazione (con 9.700 voti favorevoli e 806 contrari), e della Freedom Church di Vero Beach, Florida, perché il suo pastore è stato accusato di cattiva condotta sessuale (9.984 voti favorevoli, e 343 contrari).
Prima del voto, in un appassionato intervento Warren ha dichiarato: «Dovremmo rimuovere le chiese per tutti i tipi di peccati sessuali, razziali finanziari, leadership, peccati che danneggiano la testimonianza della nostra convenzione», ha detto Warren. «Ma le 1.129 chiese con donne nel team pastorale non hanno peccato». E poi ancora: «Ci sono persone che vogliono riportare la SBC agli anni '50, quando gli uomini bianchi regnavano supremi e quando il posto della donna era in casa. Ci sono altri che vogliono riportarlo indietro di 500 anni, al tempo della Riforma. Io dico che dobbiamo riportare la chiesa al primo secolo. La chiesa alla sua nascita era la chiesa al meglio delle sue possibilità».
Mohler, presidente del Southern Baptist Theological Seminary, ha risposto a Warren, avvertendo che la Saddleback stava minacciando l’unità della SBC. «Non è solo una questione di politica ecclesiastica; non è solo una questione di ermeneutica», ha sottolineato Mohler. «È una questione di impegno biblico, un impegno per la Scrittura che inequivocabilmente crediamo limiti il servizio pastorale ai soli uomini».
Ha preso la parola durante il dibattito anche Linda Barnes Popham, pastora dell’altra chiesa espulsa, la Fern Creek Baptist Church, che ha dichiarato: «Sapevo che avrebbero sostenuto l’espulsione. Tuttavia, credo di essere un po’ ingenua. Non pensavo che sarebbe stato un risultato così drastico. Pensavo che nella Southern Baptist Convention fossero rimaste più persone a sostenere l’autonomia della chiesa locale, se non le donne nel ministero».
Secondo il principio del congregazionalismo, le chiese battiste sono indipendenti, quindi la SBC non può dire loro cosa fare, ma può decidere quali chiese “non cooperano amichevolmente” (questa la frase ufficiale utilizzata per l’espulsione).
Jim Conrad, pastore della Towne View Baptist Church in Georgia, espulsa dalla SBC tre anni fa a causa della sua posizione a sostegno alle persone LGBTQ, ha detto che spera che la SBC «possa tornare indietro nel tempo in cui la loro missione era quella di cooperare alle missioni, al servizio e all’evangelizzazione, senza richiedere uniformità di pensiero».