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“Sepofà”. A Napoli-Ponticelli inaugurato il parco letterario Lilliput

Il progetto, che integra comunità, quartiere e persone con dipendenze e fragilità, è finanziato dall’Otto per mille della Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi

“Sepofà”, si può fare. Si dice così in napoletano. Si può, ad esempio, creare comunità e cultura in un orto sociale.

Questo è accaduto lo scorso venerdì a Ponticelli, quartiere di Napoli, con l’inaugurazione del parco letterario Lilliput, alla presenza del vicepresidente della Camera Sergio Costa.

Il parco è ospitato nell’orto sociale del parco urbano Fratelli De Filippo, area gestita dal centro diurno Lilliput dell’Asl Napoli 1 insieme a numerosi ortolani. Il progetto, che integra comunità, quartiere e persone con dipendenze e fragilità, è finanziato dall’Otto per mille della Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.

«Oltre al vicepresidente Costa erano presenti anche diverse autorità locali – ha raccontato all’agenzia Nev Salvatore Cortini, direttore del centro sociale Casa mia – Emilio Nitti di Ponticelli dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi) –. Costa ha espresso gratitudine e apprezzamento per l’impegno delle nostre chiese in ambito sociale e culturale. Nel 2022 nella nostra Regione sono stati finanziati oltre 50 progetti, di cui gran parte sono sul territorio di Napoli, nelle periferie e in ex aree industriali. Qui, molte associazioni fanno un enorme lavoro sociale e di solidarietà per le famiglie, per le persone che hanno specifiche esigenze di assistenza, anche in situazioni di degrado dove le istituzioni faticano ad arrivare. A giugno ci saranno anche altre iniziative, insieme ad altre reti territoriali, che sono attive con progetti di sostegno scolastico e accoglienza».

L’iniziativa è stata realizzata dalla cooperativa sociale “Sepofà”, spiega su Il Mattino il collega Alessandro Bottone, insieme alle associazioni Art33 Cultural Hub e Dal Sociale. L’orto sociale di Ponticelli, nato nel 2015, ha visto la collaborazione di residenti e volontari per recuperare una grossa area del parco comunale di via Malibran. Oggi conta duecento terrazze e orti, spazi per l’intrattenimento, opere d’arte e installazioni.

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