17 maggio, Giornata Internazionale di lotta e contrasto all’omobilesbotransfobia
11 maggio 2023
Veglie e culti per il superamento dell'omotransfobia avranno luogo a ridosso di questa data. A disposizione materiali liturgici con preghiere, letture e inni
Il 17 maggio si celebra la Giornata Internazionale di lotta e contrasto all’omobilesbotransfobia. Diverse iniziative e veglie in tutta Italia coinvolgeranno anche le chiese.
Una liturgia è stata redatta dalla Commissione battista, metodista e valdese “FeGeSe – Fede, Genere e Sessualità”, in collaborazione con la Rete evangelica fede e omosessualità (Refo). Il versetto scelto quest’anno è tratto dal vangelo secondo Matteo 10,40: “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie Colui che mi ha mandato”. Questo versetto biblico unisce tutte le veglie e i culti per il superamento dell’omotransfobia che avranno luogo nel mese di maggio 2023.
Nella presentazione della documentazione liturgica (che contiene letture bibliche, preghiere e inni), si legge: «Come è noto il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali ma nonostante ciò ci vollero ancora quattro anni perché la decisione divenisse operativa, con la successiva edizione del Dsm (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 1994). Nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni delle autorità polacche contro la comunità Lgbt l’Unione Europea ha istituito ufficialmente la giornata contro l’omofobia sul suo territorio».
Proprio in questo periodo in cui si sta provando a limitare fortemente gli spazi democratici, e nel campo dei diritti civili si nota una chiusura sempre più forte nei confronti delle famiglie omoaffettive, negando diritti acquisiti per il riconoscimento dei bambini nati in famiglie omoaffettive, chiediamo a tutte e tutti voi pastore, pastori e comunità di organizzare incontri, veglie, culti nella giornata di lotta e contrasto all’omobilesbotransfobia perché l’amore è amore e tutte e tutti siamo figlie e figli di Dio a prescindere dal genere e dall’orientamento sessuale. L’accoglienza e l’inclusività sono fondamentali per la vita cristiana.
Firmata fraternamente e sororamente in Cristo dalla coordinatora Daniela di Carlo e dal coordinatore Giorgio Rainelli, la liturgia è a disposizione di tutte le chiese e delle persone interessate (per informazioni: [email protected]).
«È un testo che invita le chiese all’inclusività. Abitiamo un tempo difficile e complesso dove cresce la discriminazione unita all’odio sociale – ha scritto il presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia Giovanni Paolo Arcidiacono in una lettera di accompagnamento alle chiese –. Quanti/e vivono ogni giorno sulla propria pelle paure, discriminazioni e odiosi ostacoli all’accesso dei diritti in vari contesti sociali (famiglia, scuola, reti sociali, lavoro) hanno bisogno di essere riconosciuti/e proprio nel contesto in cui vivono. Ciò rende possibile la resilienza, cioè la possibilità di una resistenza non violenta e positiva per il benessere della società e nel contempo la valorizzazione della persona nelle diverse relazioni umane».
Fra gli appuntamenti, segnaliamo:
Domenica 14 maggio
Veglie contro l’omotransfobia. La chiese cristiana e metodista del Vomero e la chiesa valdese di Napoli, insieme alla Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI), invitano al culto domenicale contro l’omofobia e la transfobia nelle rispettive chiese.
Mercoledì 17 maggio
“Non c’è né maschio né femmina”. Torino, ore 21, Tempio valdese di corso Vittorio. La Chiesa valdese con Arcigay Torino Ottavio Mai e Torino Pride, serata di testimonianze
Veglia. Trieste, ore 20.30, presso le chiese metodista e valdese.
Sabato 27 maggio
Veglia che raccoglie i diversi gruppi, omosessuali credenti della chiesa cattolica, scout, e le chiese evangeliche. Napoli, ore 18, chiesa valdese di via dei Cimbri. L’anno prossimo, per alternanza, si terrà nella chiesa cattolica.