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La giustizia piena d’amore di Dio

Un giorno una parola - commento a Salmo 33, 5

Il Signore ama la giustizia e l’equità
Salmo 33, 5

Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi
II Corinzi 8, 9


Il Salmo 33 come molti altri, si apre invitando a lodare il Signore e spiegando i motivi per cui è giusto farlo. Tra questi il salmista individua un motivo di lode nel fatto che la parola e l’opera del Signore sono degne di fiducia poiché il Signore ama la giustizia e l’equità.

Qui non bisogna pensare all’amore solo come un sentimento ma proprio come l’atteggiamento radicale che Dio assume, Egli incentra il suo amore nella giustizia alla quale si accompagna l’equità. Il termine che traduciamo con “equità” è complesso e può essere tradotto in diversi modi, va inteso come ciò che si contrappone all’iniquità e può indicare anche la misericordia o la pietà di Dio, in generale si tratta di un atteggiamento di Dio grazie al quale la sua giustizia è una giustizia piena d’amore; inesorabile sì ma non spietata: una giustizia piena di grazia. E infatti il salmista prosegue dicendo che della sua grazia è piena la terra.

A un caso specifico di questa grazia di Dio si riferisce l’apostolo Paolo quando ricorda ai Corinzi che Gesù, essendo ricco, si è fatto povero, affinché, mediante la sua povertà, noi potessimo diventare ricchi. Il contesto è quello della colletta per i poveri di Gerusalemme che Paolo promuove e cui tiene molto perché rappresenta un segno visibile di comunione in Cristo tra credenti antichi e nuovi. L’apostolo ricorre a forti immagini cristologiche. I credenti che hanno la possibilità di sostenere i poveri devono ricordare quello che Gesù ha fatto per loro, del dono infinito che il Signore ha realizzato in un atto di suprema abnegazione nel quale si è spogliato della ricchezza della gloria divina ed ha assunto la nostra umile umana natura per rendere i peccatori partecipi di quella natura divina che era andata perduta e che ora è recuperata in Cristo per la loro salvezza.

L’esempio di Cristo ci viene mostrato come esempio ed esortazione per quei cristiani che posseggono dei beni con cui possono soccorrere i loro fratelli poveri in modo che Dio stesso, anche attraverso di loro, possa realizzare la giustizia e l’equità.

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