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Ilaria e Miran

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio chiedono ancora oggi verità e giustizia

Sicuramente i padri costituenti non l’hanno immaginato neanche in preda agli incubi che quel testo («la Costituzione più bella del mondo», Benigni dixit), pietra miliare per la costruzione di una nuova Italia, sarebbe stato tradito e vilipeso nel corso degli anni successivi dalle pagine oscure di terrorismo, mafia, affari loschi, su cui è stato posto il segreto di stato: una formula che nella sua gravosità burocratica nasconde (o meglio sigilla) l’indicibile.

Insomma, quello che lo Stato non può e non vuole dire, forse per vergogna.

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, hanno dovuto subire anche quest’oltraggio (da morti).

In soldoni la persona che confidò ai nostri agenti dei servizi segreti notizie che collegavano gli omicidi della giornalista e del cameraman al traffico di armi è irreperibile e quindi non può dare il consenso per essere sentito come testimone nelle indagini.
L’intera vicenda giudiziaria del duplice assassinio dei nostri colleghi è un manuale di disinformazia, che potrebbe intitolarsi: «Come navigare sicuri nel porto delle nebbie», prefazione del Conte zio di manzoniana memoria: insomma quello di «sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire».

L’iniziativa di oggi.

A 29 anni del duplice assassinio di Mogadiscio, Parma ricorda Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Parma (Assessorato Cultura e Turismo Assessorato Servizi Educativi e Biblioteche) in collaborazione con Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi, Articolo21, Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna e con la partecipazione dei dirigenti, dei docenti e degli studenti Liceo d’arte Toschi, del Liceo G.D. Romagnosi, del Liceo Scientifico G. Marconi e del Liceo Sportivo Musicale A. Bertolucci.

Il 20 marzo del 1994 Ilaria Alpi, che non aveva ancora compiuto 33 anni, stava lavorando a Mogadiscio inviata per il Tg3 insieme al cineoperatore Miran Hrovatin. Con lui, quel giorno, è stata assassinata, per ragioni mai chiarite.

I genitori di Ilaria, originari di Parma, Giorgio e Luciana Alpi, hanno speso tutta la vita, da quel momento, per ricostruire la verità e ottenere giustizia.

Dopo 29 anni dal duplice assassinio, oggi 19 marzo il Comune di Parma – Assessorato Cultura e Turismo, Assessorato Servizi Educativi e Biblioteche – in collaborazione con Articolo21 e Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, dedicherà la mattina all’iniziativa «Parma per Ilaria e Miran», un autorevole e partecipato appuntamento che vuole continuare a tenere vivo sia il ricordo di questa vicenda italiana sia la richiesta di verità e giustizia per queste morti, concretizzando anche un passaggio di testimone con le nuove generazioni perché non venga dimenticata.

Il tributo, diviso in due momenti, sarà aperto alle 9,30 alla Biblioteca Alpi (dedicata proprio 14 anni fa alla giornalista di origini parmigiane) dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura Lorenzo Lavagetto e dall’Assessora ai Servizi Educativi con delega alle Biblioteche Caterina Bonetti, con l’inaugurazione di una panchina illustrata realizzata dagli studenti della 4° Arti figurative del Liceo Artistico Toschi coordinati da Vania Sghia e Michele Gennari.

La panchina diventerà un’installazione tangibile e evidente del ricordo di Ilaria Miran e sarà posta nel chiostro del banano della Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi ed inaugurata alla presenza dei giovani artisti, ma anche del direttore di Gazzetta di Parma Claudio Rinaldi, dei famigliari parmigiani di Ilaria, di Giuseppe Giulietti, fondatore di Articolo 21 e da sempre al fianco della famiglia Alpi, Mariangela Gritta Grainer, presidentessa dell’Associazione Noinonarchiviamo e di Francesco Cavalli ideatore dello storico premio Ilaria Alpi.

A seguire, dalle 10.30 a Palazzo del Governatore, si terrà l’incontro Ilaria Alpi e il Giornalismo d’inchiesta accreditato come corso di aggiornamento per i giornalisti (saranno presenti il presidente dell’Ordine dell’Emilia Romagna, Silvestro Ramunno il presidente dell’Aser, Matteo Naccari).

Numerosi ed importanti saranno i contributi che verranno coordinati dalla giornalista Mara Pedrabissi: dall’inviata Rai Lucia Goracci, a Loris Mazzetti, storico collaboratore di Enzo Biagi, al presidente della Federazione Nazionale della Stampa Vittorio Di Trapani, Daniele Macheda (Usigrai). L’intervento conclusivo dell’iniziativa sarà di Giuseppe Giulietti.

All’appuntamento aperto anche alla cittadinanza, parteciperà anche Pier Paolo Eramo, dirigente del Liceo G.D. Romagnosi insieme alla redazione dello storico giornale scolastico Eureka voce degli studenti del liceo classico. Sarà presente anche la redazione studentesca del Lab Magazine del Liceo Bertolucci accompagnati dalla docente Maria Borelli e classi del Liceo Marconi che realizzeranno un pod cast per Radio Marconi.

Martedì 21 marzo dalle ore 10,30 alle 12,30, Ilaria Apli sarà ricordata a Fidenza: Direzione Didattica Ilaria Alpi Fidenza – cortile scuola primaria De Amicis con l’inaugurazione di una maxi opera realizzata da Alessandra Chicarella che vedrà i saluti inaugurali di Umberto Alpi, Mariangela Gritta Grainer, Carmen Motta, Lorenza Pellegrini, Autorità di Fidenza e Parma, alunni e insegnanti genitori.

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