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114 rifugiati in arrivo oggi dalla Libia

In Italia grazie ai Corridoi umanitari. Ieri sbarcate 26 persone provenienti dall'Afghanistan

Oggi alle 15.30, giungeranno al Terminal 5 dell’aeroporto di Fiumicino, grazie ad una operazione di evacuazione, 114 rifugiati provenienti dalla Libia. Originari della Siria e di alcuni paesi africani, tra cui Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo, 101 fra loro verranno ospitati nel Sistema di accoglienza nazionale e gli altri 13 dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane e Tavola valdese.

Con questo arrivo si completa il primo protocollo per rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla Libia, firmato lo scorso giugno 2021 dai ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche e Tavola Valdese, per un totale di 500 persone accolte nel nostro paese, 300 dallo Stato e 200 dalle associazioni.

Saranno presenti il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, un rappresentante del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Chiara Cardoletti, rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, Marco Impagliazzo presidente della Comunità di Sant’Egidio, Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.

L'agenzia stampa Nev-Notizie Evangeliche dà invece notizia dell'arrivo ieri mattina , con un volo da Teheran grazie a un corridoio umanitario organizzato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia: 26 profughe e profughi di origine afghana.

Tra le famiglie sbarcate all’aeroporto romano, due sono ricongiungimenti familiari di persone arrivate lo scorso luglio. Si tratta in particolare di una ginecologa con 5 figli minori che si ricongiungono con il papà, giornalista radiofonico. La famiglia sarà accolta in provincia di Torino. La seconda famiglia – genitori e fratellini – è il nucleo di una delle cicliste accolte all’Aquila. Verranno poi tutti trasferiti ed accolti a Firenze. Tra le persone arrivate ieri, anche una giovane che lavorava in Afghanistan per una ONG americana – e per questo in pericolo – che è purtroppo finita a vivere per strada a Teheran, dopo l’arrivo dei talebani.

«Mentre oggi ci rallegriamo per l’arrivo di 26 afghane e afghani dall’Iran – dichiara il pastore Daniele Garrone, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia -, non possiamo non ricordare le tante donne e gli uomini che lottano per i loro diritti in questo Paese. Ci associamo alle tante voci della società civile, della politica, che a tutti i livelli e in tutto il mondo chiedono il rispetto del popolo iraniano e della sua libertà di autodeterminarsi. Condanniamo le violenze e la grave repressione del dissenso ed esprimiamo la nostra piena solidarietà a chi cerca di costruire un futuro migliore, di libertà e giustizia».

Il corridoio delle persone afghane dall’Iran viene realizzato con il supporto di OIM, nell’ambito del protocollo siglato dalle chiese evangeliche con i Ministeri competenti nel novembre 2021.

 

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