Gli infermieri che mancano
15 settembre 2022
Nonostante le assunzioni legate alla pandemia, sono ancora gravi le carenze d’organico in Italia. Ma il problema non sono solo i numeri
L’enorme impatto della pandemia sulla società e sul sistema sanitario italiano non è bastato ad orientare la politica verso quei cambiamenti che gli operatori sanitari auspicavano da anni, se non decenni.
Lo conferma una recente analisi della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi). Secondo i loro calcoli, mancano circa 70mila infermieri in tutta Italia.
Su Cominciamo Bene, trasmissione di RBE, ne abbiamo parlato con Massimiliano Sciretti, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino. Dall’intervista sono emerse anche le cifre legate al Piemonte, ma soprattutto Sciretti sottolinea che non si tratta unicamente di un problema legato alle assunzioni: bisogna far sì che gli infermieri laureati in Italia non vadano all’estero, attratti da migliori condizioni di lavoro.
La richiesta di Fnopi, racchiusa anche in un apposito comunicato, chiede quindi al parlamento che verrà formato dalle elezioni del 25 settembre di rivedere il percorso universitario dando sviluppo alle specializzazioni cliniche, di procedere alla valorizzazione infermieristica (quindi un incremento contrattuale degli stupendi), e di abolire il vincolo di esclusività, su un modello simile a quello attivo per i medici.