Dio è luce
06 luglio 2022
Un giorno una parola – commento a I Giovanni 1, 5
Il Signore sarà la tua luce perenne, il tuo Dio sarà la tua gloria
Isaia 60, 19
Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre
I Giovanni 1, 5
Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. Mi colpisce questo versetto, perché su di esso ho già riflettuto altre volte e oggi vorrei dare una connotazione diversa. Dio non conosce le tenebre perché il suo infinito amore non vede la parte oscura di ognuno di noi, quella parte di noi che esce sempre fuori ed è difficile cacciare indietro.
Avete presente quelle scatole sorpresa che quando si apre il coperchio esce un pupazzo con una molla e che a fatica si richiude nella scatola? Ecco c’è una parte di noi che difficilmente riusciamo ad eliminare del tutto, una parte oscura, che sa mettere in imbarazzo chiunque ci circonda, ma non il Dio vivente. Una parte oscura che si palesa anche contro la nostra volontà, improvvisamente, e che non sempre riusciamo a tenere a bada. Chi è luce non teme le tenebre, perché le tenebre è possibile illuminarle attraverso la luce dell’amore.
In Cristo abbiamo conosciuto l’amore più sincero e capace di guarigione. Riuscire a percepire che anche la parte più oscura di noi può essere recuperata dall’amore divino, ci rende meno giudici e inquisitori anche con chi commette delitti atroci. Abbiamo bisogno di una giustizia umana, terrena, ma se lasciamo fare al Divino sappiamo che il suo amore è più grande e troverà sempre il modo di recuperare la parte di noi più oscura e che fa paura. Una parte che temiamo prima di tutto noi stessi, perché spunta all’improvviso portata da odio e rancore, insoddisfazione e gelosia, rabbia e sofferenza.
Lo scopo della nostra vita è trovare il modo di essere uomini e donne di pace, che rifiutiamo di essere figli dell’oscurità perché sappiamo cogliere la luce divina che porta amore e guarigione ovunque si posa.