Ucraina, giovani protestanti italiani: «Perseguire cammino verso la pace»
17 marzo 2022
Il comunicato della Federazione giovanile evangelica italiana sulla situazione ucraina
«Alla luce del recente conflitto scaturito dall’invasione militare dell’Ucraina da parte dell’esercito russo che non sembra volersi fermare nemmeno davanti agli appelli della comunità internazionale, come giovani protestanti, membri della Fgei – Federazione Giovanile Evangelica in Italia, vogliamo unirci alla condanna di questo ennesimo atto di violenza, che si manifesta su suolo ucraino e russo colpendo civili innocenti e chi manifesta il proprio dissenso a questa politica imperialista».
Lo scrive in un comunicato il Consiglio della Fgei: Gabriele Bertin, Annapaola Carbonatto, Emanuele De Bettini, Gerardo Litigio, Rebeca Malla, Roberta Pacilio.
«Esprimiamo preoccupazione per l’ampiezza e distruttività che questo conflitto potrebbe assumere considerando la minaccia derivante dall’uso di armi nucleari – continua la nota -. Oltre ad unirci nella preghiera per l’intero popolo ucraino, ci uniamo all’appello rivolto alle istituzioni europee e locali affinché vengano garantiti accoglienza e sostegno alle persone costrette a fuggire o a rimanere nelle zone di conflitto.
Auspichiamo che le pratiche di aiuto umanitario attuate in questo momento di emergenza, possano aprire la strada a dei progetti di accoglienza trasversali per garantire a ogni persona il diritto a determinare il proprio futuro, e non creino discriminazioni nei confronti di chi è costrettə ad abbandonare il proprio paese, quale che sia la motivazione. Le nostre parole emergono anche alla luce del valore che l’essere cittadinз dell’Unione Europea ha per la nostra generazione, cresciuta anche attraverso occasioni di scambio in ambito internazionale che si fondano sui principi condivisi di democrazia, libertà, uguaglianza e rispetto della dignità e dei diritti umani, nonché una cultura volta alla costruzione e al mantenimento di una pace per tutti e tutte.
La Fgei, in quanto parte attiva in una rete di federazioni giovanili a livello europeo e mondiale, esprime vicinanza e sostegno alle federazioni e alle chiese sorelle dei territori colpiti dal conflitto, condividendo gli inviti ai momenti di preghiera ecumenica proposti da varie realtà e riconoscendo in essi lo strumento nei quali riscoprirsi fratelli e sorelle sostenuti e custodite dalle mani del Signore in ogni luogo e in ogni situazione.
In questo momento vogliamo fare nostra la chiamata che ci viene rivolta ad essere luce nei momenti di tenebre e a riconoscere che non sono i progetti di violenza dei potenti di oggi a chiudere l’orizzonte, ma che questo si apre nella speranza e nella certezza che viene dal Signore e dalla sua promessa di pace e di giustizia. Sappiamo che questa si è già manifestata per noi nel volto e nella storia di Gesù di Nazareth, il quale ci ha insegnato che solo la fede e la condivisione possono realmente trasformare il mondo, come ci ricordano le parole di Zaccaria nel vangelo di Luca: “Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha donato un Salvatore per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace”. A noi – concludono i giovani protestanti -, oggi, di saper perseguire insieme quel cammino già tracciato verso la pace».