Un cambio di prospettiva in tempo di avversità
07 marzo 2022
Un giorno una parola – commento a Luca 21, 28
Il Signore, Dio, viene con potenza, con il suo braccio egli domina
Isaia 40, 10
Rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina
Luca 21,28
Mentre speravamo in un attenuarsi della pandemia da Covid19 apprendiamo dai media che una guerra ha colpito una parte del mondo a confine con la nostra Europa: l’Ucraina. Non mi concentrerò sui motivi politici che portano a questo conflitto, ma sento la necessità di condividere con voi, lettrici e lettori, alcuni semplici interrogativi che credo siano comuni. Cosa spinge l’umanità a infliggersi tanto male? Per quale ragione non riusciamo a vivere in pace? Mentre echeggiano nella mia mente quesiti come questi mi rendo conto che il malessere vissuto in questi ultimi anni mi induce a guardare con grande preoccupazione e ansia tutto ciò che ancora accade intorno. Probabilmente anche voi sarete preoccupate, preoccupati, come me. Il verso di questa mattina che ci viene proposto dal Lezionario Un giorno una parolaci sfida, proprio nel tempo che stiamo vivendo. Ci propone un cambio di prospettiva per non soccombere alle tenebre che ci avvolgono: “rialzatevi, levate il capo”. La paura incontrollata porta alla paralisi, una condizione spirituale che può indurre alla morte di ogni speranza. Oggi più che mai abbiamo bisogno di vedere le cose da una prospettiva diversa perché la terra è piena di male e i nostri occhi colmi di disgrazie. Appesantiti da tanta sofferenza non riusciremo a vedere altro che polvere e desolazione. Il “dire” di Gesù ci rimette in piedi e rialza il nostro capo. Per la sua parola riconosciamo i segni del tempo ma possiamo anche scorgere quelli della grazia. Sopra le nuvole nere del male che oscurano il nostro mondo, qui ed ora, continua a splendere, gloriosa e trionfante, la luce della redenzione. Le tenebre non possono che essere provvisorie, come tutto su questa terra. Magari ci stiamo chiedendo, insieme al salmista del salmo 13, “fino a quando”? Chi può saperlo? Il Signore vuole portarci a vedere la luce nel bel mezzo delle tenebre. Stando dritti e elevando il capo riconosciamo che i nostri interrogativi trovano esito nell’orizzonte di Dio, dove i limiti della comprensione umana svaniscono irradiati dallo splendore della vita. Il fico germoglia, l’estate è vicina!