Fare la volontà di Dio
23 febbraio 2022
Un giorno una parola – commento a Giovanni 4, 34
Non dovrò vergognarmi quando considererò tutti i tuoi comandamenti
Salmo 119, 6
Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua»
Giovanni 4, 34
“Fare la volontà di Dio”: quante volte abbiamo sentito o proferito questa espressione, e con quante sfumature diverse! A volte con aria di rassegnazione – facciamo la volontà di Dio –, forse pensando – a torto – che anche il male sia voluto (e non semplicemente permesso) da Dio; a volte come un dovere da eseguire per obbligo, per obbedire ad una legge.
Ma non è questo lo spirito di Gesù: in lui tutta la vita è stata una continua ricerca della volontà del Padre, e per noi una testimonianza di ciò che è davvero la volontà di Dio: l’amore per noi sue creature. Gesù ha dimostrato l’amore di Dio per noi guarendo i malati, dimostrando così che la volontà di Dio è una volontà di vita e non di morte, una volontà di gioia e non di sofferenza; Gesù ha manifestato l’amore del Padre rendendosi sollecito alle necessità della gente, spezzando e condividendo il pane materiale e soprattutto il pane della sua parola.
Se anche noi vogliamo impegnarci a fare la volontà di Dio, quella autentica, dobbiamo guardare a Gesù Cristo, alla sua vita, ai suoi insegnamenti, ai suoi gesti, alle sue opere. È questo un esercizio che va fatto giorno dopo giorno: la ricerca e la pratica dell’autentica volontà di Dio devono diventare il nostro cibo quotidiano, come lo erano per Gesù. E se ricercheremo sempre la volontà del Signore, ci accorgeremo che anche il nostro operato dimostrerà concretamente questa ricerca e la nostra vita testimonierà che siamo dei veri cristiani, che pur con i loro limiti e il loro peccato, cercano di mettere in pratica l’evangelo di Gesù Cristo.