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Intersos: facilitare l'accesso al Green Pass per le persone migranti

L'associazione umanitaria nel solo foggiano ha aiutato 5mila stranieri a ottenere il certificato, necessario per lavorare. Troppi ostacoli tecnici e burocratici

Molte persone migranti in Italia trovano difficile o addirittura impossibile ottenere un Green Pass, il certificato di vaccinazione Covid di cui hanno bisogno per lavorare. Il gruppo di soccorso Intersos sta cercando di intervenire per aiutare i richiedenti.

Gli operatori umanitari affermano di aver aiutato oltre 5.000 persone a ottenere il certificato nelle sole campagne del foggiano, nel sud Italia.

Intanto a Roma circa 60 persone hanno chiesto aiuto all'associazione dall'introduzione dell'attestato. «Ci sono ostacoli tecnici e burocratici che rendono difficile o impossibile per gli stranieri e i senzatetto ottenere un Green Pass. Abbiamo reclutato i cosiddetti Green Pass Officer per aiutare a far fronte alle richieste che arrivano da cinque regioni, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia. Tuttavia, le istituzioni devono garantire accesso a questo strumento», ha affermato Intersos in una nota.

A poche ore oramai dall’entrata in vigore dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, per molte persone si sta dimostrando impossibile ottenerlo autonomamente. Si tratta soprattutto di persone titolari di codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) o ENI (Europeo Non Iscritto), per i quali scaricare il green pass risulta spesso impossibile. Fra loro ci sono anche tante persone senza dimora, quasi sempre sprovviste di un telefono su cui ricevere l’SMS dal Ministero. Alle difficoltà pratiche si aggiunge poi l’assenza completa di informazioni ufficiali, che aumenta lo spaesamento e la paura di trovarsi senza lavoro, per una fascia di popolazione che già può contare su un livello di tutele lavorative estremamente basso.

«Ci troviamo quindi di fronte al paradosso – continua la nota di Intersos -  per cui persone che hanno regolarmente completato il ciclo vaccinale rischiano tra pochi giorni di ritrovarsi senza lavoro, con un pregiudizio ulteriore per quelle fasce più vulnerabili, come i lavoratori stagionali impiegati in agricoltura, che hanno bisogno di spostarsi continuamente alla ricerca di lavoro».

«L’accesso ai vaccini è un aspetto recente e drammatico del generale problema dell’accesso alle cure per le fasce di popolazione più deboli  – dice Cesare Fermi, Direttore della Regione Europa di Intersos –  Noi di Intersos lavoriamo quotidianamente per rispondere ai bisogni urgenti emersi in questa pandemia, e l’ottenimento del green pass in tempo per l’accesso garantito al lavoro è solo uno di questi. I nostri team continuano a lavorare in coordinamento con le ASL regionali in direzione di un accesso universale ai vaccini e, più in generale, alla salute».

«Sosteniamo coloro che non possono scaricare i Green Pass sia indirettamente, attraverso la distribuzione di volantini con i passaggi da seguire, sia direttamente nella procedura agli sportelli informativi, sia dopo essere stati indirizzati direttamente dall'ASL o presso il centro vaccinale» racconta Daniela Zitarosa, che guida le attività di Intersos in Puglia.

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