A Guardia Piemontese la storia fa il suo giro
16 giugno 2021
Spettacoli di pupi siciliani che raccontano vicende e personaggi storici, nuovi membri della chiesa valdese, memoria e riscatto del passato
Il 5 giugno 2021 il comune di Guardia Piemontese, in Calabria, ha vissuto una giornata di memoria, in ricordo di un 5 giugno di parecchi secoli prima, quello del 1561, in cui ci fu uno dei più grandi massacri religiosi della storia. Le vittime furono i valdesi di Guardia Piemontese e dei comuni vicini: centinaia di persone uccise per la loro religione. Erano periodi di repressioni, di intolleranza, in cui non si poteva professare liberamente una fede diversa da quella cattolica.
Per recuperare e non dimenticare il percorso storico di queste zone della Calabria, la data del 5 giugno è stata ufficializzata come Giornata della Memoria. Ogni anno si tiene una celebrazione per ricordare gli eventi del passato e per parlare di libertà.
Il 5 giugno 2021 è stata però anche una giornata di festa a Guardia Piemontese. Si è infatti tenuto un culto valdese pubblico, presieduto dal pastore Jens Hansen, con l’ammissione in chiesa di due nuovi membri: Gabriella Sconosciuto e Francesco Treviso. Dopo 460 anni, tornano i valdesi a Guardia Piemontese, in un percorso che si potrebbe quasi definire di riscatto e riconciliazione con il passato.
Abbiamo chiesto a Gabriella Sconosciuto, che è anche presidente della Fondazione Occitana e coordinatrice culturale del Centro Culturale Gian Luigi Pascale di Guardia Piemontese, di raccontarci il suo percorso di fede. «È stata una scelta molto intima, personale, maturata negli anni e meditata. Nel 2007 ero assessore nel comune di Guardia Piemontese e cominciai in quell’occasione a conoscere più da vicino la realtà della chiesa valdese. Mano a mano ho cominciato a frequentarla, conoscendo persone operative, discrete, che facevano tanto ma dicevano poco. Ho ritrovato una visione del mondo molto simile a quella che avevo io e una chiesa che valorizza le libertà individuali e che fa della diversità il presupposto per la libertà. Rispecchiava ciò che desideravo. Devo ringraziare il pastore Jens Hansen che ha preso per mano me e Francesco in maniera sublime. Ha saputo essere per noi una grande guida».
Gabriella Sconosciuto e Francesco Treviso faranno ora riferimento alla comunità valdese di Dipignano, la più vicina a Guardia Piemontese.
«Oltre alla commemorazione storica e al culto - aggiunge Gabriella - il 5 giugno abbiamo anche presentato un progetto di spettacolo storico con i pupi siciliani. L’idea nacque il 31 ottobre 2019, data che ricorda l’inizio della Riforma Protestante, quando presentammo lo spettacolo dei pupi Martin Lutero e la Riforma Protestante. Con noi c’era la cantastorie Francesca Prestia, unica donna cantastorie calabrese, e ci venne in mente di creare qualcosa in sinergia anche con il Centro Culturale Pascale e il regista Angelo Sicilia. Abbiamo quindi realizzato questo spettacolo sulla storia di Gian Luigi Pascale, dal titolo Messer Pascale e il Grande Inquisitore. Un grande lavoro di squadra, che ha coinvolto diverse persone che hanno dato un valore aggiunto al progetto. Claudio Ciarlo, autore del libro “Guardia 1561”, ha preparato il testo, Fiorenzo Tundis e Marco Fratini hanno svolto un’approfondita ricerca storiografica e bibliografica, il regista Fredo Valla ha curato la consulenza cinematografica, l’attrice Angelica Artemisia Pedatella si è occupata della parte finale e l’ultima scena è stata realizzata dall’attrice Loredana Poddi. Il risultato finale è stato magnifico, abbiamo portato in scena uno spettacolo originale, innovativo, con musiche in occitano, che racconta una realtà che non si conosce ancora abbastanza. Chissà che non riusciremo a portarlo anche alle Valli Valdesi in Piemonte?».
Il progetto ha ricevuto anche un sostegno dall’Otto per mille della Chiesa Valdese.