Avere fiducia nella volontà di Dio
12 maggio 2021
Un giorno una parola – commento a I Giovanni 5, 14
Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente. Io dico al Signore: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!»
Salmo 91, 1-2
Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce
I Giovanni 5, 14
Parresía: dire tutto, con libertà, franchezza, sincerità. È il termine che qui è tradotto con “fiducia”. Abbiamo perso l’abitudine alla parresía, forse anche nell’annuncio dell’Evangelo. E questo ci porta a confrontarci con i numeri in costante decrescita di coloro che frequentano un culto domenicale o altre attività delle nostre chiese.
Il dire tutto con libertà e chiarezza implica consapevolezza di quel che si sta dicendo e piena fiducia che l’annuncio sia veritiero e meritevole di essere testimoniato.
L’autore della lettera di Giovanni ci invita ad affermare con chiarezza e totale fiducia che Dio esaudisce ogni nostra richiesta se fatta secondo la sua volontà. L’annuncio a cui siamo chiamati implica prima di tutto la nostra fede nel fatto che, come diceva Bonhoeffer, «Dio non esaudisce i nostri desideri, ma realizza le sue promesse». L’annuncio a cui siamo chiamati implica che quando diciamo “sia fatta la tua volontà”, veramente accettiamo quello che tale volontà implica, anche quando la volontà di Dio è così diversa da quella che noi vorremmo.
Chiedere secondo la Sua volontà, significa prima di tutto conoscere quello che Dio ci ha rivelato, Lui che «dopo aver parlato […] ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio» (Ebrei 1, 1-2).
Come cristiani e cristiane siamo chiamati a rivestire questa fiducia nella volontà di Dio e viverla con pienezza nella nostra esistenza. Ma questo richiede l’affidarsi a Lui totalmente. È facile accettare la volontà di Dio quando tutto va bene. Ma come ci sentiamo quando la nostra vita è toccata dal dolore? Gesù stesso ci ha insegnato che la preghiera è la via per mettersi sulla stessa lunghezza d’onda del Padre. Guardiamo a Gesù nel deserto, nel Getsemani, sulla croce. Guardiamo a Lui, malato, carcerato, affamato, ma sempre fiducioso nella volontà di Dio. Guardiamo a Lui che non ha mai temuto di dire tutto con piena libertà e di annunciare al mondo l’amore di Dio per le sue creature. Amen!