Dio, donaci la tua benedizione!
19 febbraio 2015
Un giorno una parola – commento a Ruth 2, 12
Boas disse a Ruth: «Il Signore ti dia il contraccambio di quel che hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte del Signore, del Dio d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!»
(Ruth 2, 12)
Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio
(Efesini 2, 19)
Ruth è una moabita, cioè una straniera appartenente al popolo che Israele considerava suo acerrimo nemico. Ruth è anche una donna che sa che cosa è l’amore. A sua suocera Naomi fa la più bella dichiarazione d’amore della Bibbia: «perché dove andrai tu, andrò anch’io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu, morirò anch’io, e là sarò sepolta. Il Signore mi tratti con il massimo rigore, se altra cosa che la morte mi separerà da te!» (1, 16-17). In sostanza Ruth, che si appresta a seguire Naomi in Israele, afferma che il Dio, il popolo e la terra di Naomi diventeranno anche i suoi.
Boaz, l’uomo che le suggerisce Naomi, è un uomo forte, fedele alla legge e buono. Un ritratto del popolo. Ruth si infila sotto la coperta di Boaz ai suoi piedi e – secondo la legge del levirato – diventerà sua moglie.
Boaz la benedice con una benedizione degna dell’amore di cui era capace Ruth: «Il Signore ti dia il contraccambio di quel che hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte del Signore, del Dio d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!». È una dichiarazione di accoglienza.
La cosa più straordinaria è come si realizzerà questa benedizione: Ruth, la moabita, la nemica d’Israele, diventerà la madre di Obed; Obed sarà il padre di Isai e Isai padre di Davide, il più grande dei re d’Israele. Davide sarà padre di Gesù nella carne e su di lui – il Cristo – sarà riposta la salvezza e la speranza del mondo intero.
Padre e Signore, donaci la tua benedizione e insegnaci a benedire.