Ringraziare Dio, nel nome di Gesù Cristo
26 novembre 2020
Un giorno una parola – commento a Efesini 5, 20
Dio nostro, noi ti ringraziamo, e celebriamo il tuo nome glorioso
I Cronache 29, 13
Ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo
Efesini 5, 20
Come sempre, nella seconda parte delle epistole, inizia la parte parenetica, cioè esortativa, di attuazione pratica delle riflessioni teologiche dei primi capitoli.
Nell’invitare i lettori a vivere in modo semplice, onesto, sobrio, saggio, l’autore conclude sottolineando quanto sia importante e veramente di aiuto nel proprio percorso di vita la gratitudine a Dio. Alla base di ogni forma di vita e quindi anche della esistenza singola di ognuno di noi c’è Dio. “Ab aeterno ed in aeterno” tu sei Dio, dice il Salmo 90, e Paolo parlando agli ateniesi: “In Lui viviamo, ci muoviamo e siamo” (Atti 17, 28). Tempo e spazio sono nelle sue mani.
Le grandi scoperte in campo astronomico degli ultimi decenni, per quel che da profani possiamo capire, ci lasciano sbalorditi sulla complessità e sulle dimensioni di quello che definiamo creato.
Creato, certamente. Perché umilmente, ma fermamente crediamo che tutto ciò che vediamo, sentiamo, intuiamo, percepiamo intorno a noi viene da Dio ed è nelle mani di Dio. Non è frutto del caso. E la grande intuizione-rivelazione dei nostri antichi padri e madri nella fede che confessarono e scrissero: “Nel principio IDDIO creò” la facciamo assolutamente nostra.
Per questo, per quanto tortuosa e travagliata possa essere la nostra vita, non possiamo non essere riconoscenti a Dio, “nel nome del Signore nostro Gesù Cristo”.
Perché nel suo nome? Che cosa significa? Credo che ciò voglia dire che se anche possiamo arrivare a immaginare la terribile grandiosità di Dio e la sua assoluta distanza da noi, solo Gesù ci ha rivelato l’aspetto sconosciuto del Dio d’amore, padre misericordioso e madre premurosa. Attraverso il suo nome, cioè la sua essenza di Messia Salvatore, le indicazioni, i consigli, le esortazioni, i comandi suoi possiamo predisporci all’incontro con Dio giorno per giorno, fino all’ultimo dei nostri giorni. Nel suo nome, cioè in lui nascosti e protetti, possiamo udire il fruscio del passaggio di Dio e vederne i risultati.