Dio è il rifugio sicuro per chi crede
28 ottobre 2020
Un giorno una parola – commento a Salmo 18, 31
Poiché chi è Dio all’infuori del Signore? E chi è Rocca all’infuori del nostro Dio?
Salmo 18, 31
Nessuno può porre altro fondamento, oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù
I Corinzi 3, 11
Una caratteristica della poesia ebraica la conosciamo già bene, il parallelismo consiste nella ripetizione dello stesso pensiero con espressioni diverse. Nel Salmo 18 troviamo diverse parole poste in parallelo: luce / presenza di Dio che caccia via le tenebre (vs. 28); la presenza di Dio / scompigliare eserciti / smantellare mura – bastioni difensivi dei nemici; la parola di Dio / scudo per quelli che sperano in lui. Nella poesia questa serie di affermazioni poste “in parallelo” hanno il significato di promessa di vittoria e di protezione: la promessa divina è la garanzia che il giusto che non ha commesso peccato e che non ha commesso ingiustizie vincerà i nemici e avrà la protezione divina che è paragonata al vs. 31 con il fatto che solo Dio è roccia/rocca che sostiene e difende.
In questo testo notiamo un’altra caratteristica della poesia semitica, chiamata allitterazione. In questo caso le parole mura – bastione del vs. 29 e la parola roccia – rocca del vs. 21 sono poste in allitterazione. Sono due parole che suonano in modo somigliante, ma hanno dei significai diversi, sono poste in relazione a qualcuno o a qualcosa facendo un “gioco di parole e di suoni” che purtroppo non si vede poiché in italiano non vi è la stessa similitudine tra le parole. Il risultato è questo: Dio il Signore ha posto attorno al suo popolo una serie di mura (interne ed esterne), un bastione composto da baluardi inattaccabili, e al centro ha posto la rocca (o la roccia qui sì avremmo in italiano un’allitterazione tra rocca e roccia) che rende salda la città.
Uno dei nomi di Dio è proprio la Roccia El-Tzur, Dio stesso è il rifugio sicuro del fedele su cui poggia la speranza, il riparo inespugnabile del giusto, Dio stesso e non le norme etiche o morali. Le interpretazioni moralistiche di questo testo sono semplicemente falsificazioni del senso vero delle parole del salmista. Le mura, i baluardi e la rocca sono la giustizia, la salvezza e la pace concesse come doni ai redenti che erano oppressi e ora entrano nella città della salvezza costruita da Dio per dare riparo ai redenti per sempre.