La nostra ricompensa è presso Dio
09 ottobre 2020
Un giorno una parola – commento a Isaia 49, 4
Ma io dicevo: «Invano ho faticato; inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa è presso il mio Dio»
Isaia 49, 4
Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell’operare del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore
I Corinzi 15, 58
Alla televisione viene regolarmente trasmesso il film di Frank Capra, La vita è meravigliosa; il protagonista, interpretato da James Stewart, si ritiene un fallito e medita il suicidio, ma le preghiere dei suoi cari arrivano in cielo…
Il Servo dell’Eterno non medita il suicidio, ma considera la propria missione un fallimento, qualcosa di totalmente inutile; era stato chiamato dal Signore, aveva ricevuto il ministerio della parola ed era stato inviato al suo popolo, ma questi non gli aveva dato ascolto; il Servo rifletteva sul proprio operato e la sua valutazione era sconfortante: «Invano ho faticato; inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza» (Is. 49, 4).
Questo si verifica spesso, sia per singoli che per comunità; se, per esempio, volessimo giudicare l’evangelismo italiano esclusivamente in termini di diffusione e consistenza numerica, il bilancio sarebbe in rosso; eppure, come per il Servo, quella fatica nel Signore e quelle vite spese nell’alfabetizzazione (non solo) religiosa dei nostri padri, non sfuggirono all’occhio di Colui che tutto vede; il diritto e la ricompensa, ossia la giustificazione e il senso della missione del Servo, furono accolti da Dio; tant’è che egli divenne la luce delle nazioni: non soltanto d’Israele.
Allo stesso modo, e con tutte le cautele del caso, se quasi 160 anni dopo l’unità d’Italia noi evangelici siamo ancora qua, non potrebbe darsi che qualcosa della testimonianza e dell’annuncio di chi ci ha preceduto, sia stato accolto dal Signore? E non potrebbe darsi che la nostra vocazione possa essere oggi quella di rivolgersi, non soltanto a coloro che sono nati nel nostro paese, ma a tutti quelli che ci vivono?
«Invano ho faticato» (Is. 49,4) esclamò il Servo; «la vostra fatica non è vana» dichiarò Paolo; a vista umana, ha ragione il Servo mentre, con gli occhi della fede, ha ragione Paolo; fare il bilancio della propria vita è inevitabile ma sapere che deve essere approvato dal Revisore dei Conti celeste, è meraviglioso.