Non ci scoraggiamo di fare il bene
11 febbraio 2015
Un giorno una parola – commento a Galati 6, 9
Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia. Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni
(Salmo 126, 5-6)
Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo
(Galati 6, 9)
Lo scoraggiamento è forse uno dei sentimenti che maggiormente serpeggia nell’animo di tanti vista l’attuale situazione. La precarietà del lavoro, la scarsa sicurezza indotta dalla minaccia di attentati terroristici, le barbare esecuzioni, in breve, il degrado della società in cui viviamo induce un senso di malessere. Viviamo un periodo della nostra storia in cui si fa fatica a resistere alla convinzione che non ci sia nulla da fare per cambiare questo stato di cose. In questa società cinica il bene viene sovente ripagato con il male.
Lo scoraggiamento è una potente arma che minaccia l’integrità della vita spirituale, ma è anche possibile rintuzzarne l’offensiva e limitarne i danni. È necessario reagire in tempo perché una volta attecchito, lo scoraggiamento del presente diventa perdita di speranza per il futuro. Ben scriveva, dopo un’intensa attività diplomatica, la scrittrice statunitense Clare Boothe Luce “Non esistono situazioni disperate; esistono soltanto persone che hanno perso ogni speranza di risolverle”.
Il coraggio di proseguire il nostro cammino di fede secondo la volontà di Dio resta un aspetto irrinunciabile dell’evangelo. Anzi, proprio nei momenti di difficoltà noi credenti siamo chiamati a brillare in questo mondo, “eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce” (Ef. 5, 8).
Ciascuno mieterà ciò che avrà seminato. Nel versetto che precede, l’apostolo Paolo afferma che chi semina secondo principi dettati dal materialismo mieterà solo corruzione, mentre chi semina secondo la volontà di Dio, in accordo con le suggestioni dello Spirito, raccoglierà frutti di “vita eterna” (v.8). Il rischio di scoraggiarsi e stancarsi non vedendo risultati immediati, non vedendo segni di miglioramenti, è sempre presente nella vita del credente. Ma anche la natura c’insegna che il raccolto avviene molto tempo dopo la semina! Il bene che facciamo non è mai sprecato! Accogliamo, dunque, l’esortazione a essere perseveranti nel fare il bene!