Dio è l’acqua della vita
16 luglio 2020
Un giorno una parola – commento a Isaia 55, 1
O voi tutti che siete assetati, venite alle acque
Isaia 55, 1
Gesù dice: «Ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete»
Giovanni 4, 14
Dio ci dona la sua benedizione. Riconoscersi benedetti da Dio è ciò che ci disseta, che ci permette di diventare benedizione anche per gli altri. Dio è amore, è per essere se stesso che ci dona la sua benedizione. Venite all’acqua! Che strano imperativo! In genere un imperativo segnala ciò che siamo obbligati a fare noi; l’imperativo di Dio ci offre invece qualcosa che Dio stesso vuol fare per noi. Venite a dissetarvi; anche senza denaro, dice la prosecuzione del versetto. È come se un venditore urlasse: venite e comprate senza denaro, venite a dissetarvi, voi tutti, tutti, chiunque voi siate, dovete solo venire. È uno stato di Grazia, una condizione benedetta. È per tutti. È l’amore di Dio. Un venditore che comanda di prendere in dono da lui, senza denaro, perché ci vede assetati. Acqua che toglie davvero la sete, acqua che dona davvero la vita. Solo Dio ci può dare quest’acqua, ecco perché l’invito è un imperativo. È in quell’imperativo il motivo per andare a Dio, evidentemente solo da Lui possiamo avere di quell’acqua. Quando saremo consapevoli di ciò, allora ci accorgeremo di quanta sete abbiamo. Sete d’amore, perché troppo spesso non riusciamo ad amare e a farci amare in modo pieno. Sete di giustizia, perché troppo spesso non siamo equi, con gli altri e nelle varie situazioni della vita. Sete di senso, perché troppo spesso le nostre azioni e il nostro modo di stare al mondo è pieno di vacuità. Tutti siamo in questa situazione di sete, nessuno escluso; tutti riceviamo il comando di andare a Dio, comando giustificato dall’acqua che Dio è per chiunque. Dio è l’acqua della vita, per essere se stesso ci comanda di bere e dissetarci. La benedizione di aver bevuto l’acqua della vita, di aver dato alla nostra anima l’amore di Dio per noi. La relazione con Dio è vita, acqua che disseta e ci dona ciò che da soli non abbiamo, acqua della cui esistenza possiamo e dobbiamo portare a conoscenza anche gli altri. Benedizione da condividere.