Pandemia, ti racconto la mia
15 giugno 2020
Rese note le cinque inchieste finaliste del bando Coronavirus promosso dal Premio «Roberto Morrione»
Si è riunita lo scorso fine settimana la giuria del Bando speciale Coronavirus lanciato lo scorso aprile dall’Associazione Amici di Roberto Morrione che promuove il «Premio Morrione» del quale Riforma è media partner. Un’iniziativa ideata in piena emergenza covid-19.
Il bando era riservato a prodotti giornalistici realizzati con linguaggi diversi e con tecnologie e stili espositivi in grado di raccontare il mutamento in corso. Cento le opere in gara: settantanove delle quali presentate da singoli autori e ventuno da gruppi di autori. 128 i partecipanti in totale, 66 donne e 62 uomini, tutti di età inferiore ai quarant’anni, come richiesto dal bando.
Le cinque le opere selezionate per la finale:
Aumentano le epidemie negli ultimi 10 anni, il ruolo degli allevamenti” di Francesco De Augustinis
Bergamo, Italy. This is the bleak heart of the world’s deadliest coronavirus outbreak di Fabio Bucciarelli
Buona Notte di Ioana Beatrice Ambrosio
Il Mondo dentro di Giuliana Sias
Viaggio nell’ospedale Cotugno di Napoli, dove si combatte Covid-19 con tecnologia e umanità di Gaia Martignetti
L’opera vincitrice sarà annunciata giovedì 18 giugno alle 19 in diretta sulla pagina facebook del Premio Roberto Morrioneper il giornalismo investigativo.
A condurre l’evento Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3.
Il vincitore si aggiudicherà il premio in denaro di 2mila euro.
La giuria di questo bando, presieduta da Giuseppe Giulietti, era formata da Alessandro Di Nunzio, Alessandro Gaeta, Alessandro Rocca, Amalia De Simone, Andrea Vianello, Anna Migotto, Antonella Graziani, Celia Guimaraes, Chiara Cazzaniga, Diego Gandolfo, Dina Lauricella, Elisa Marincola, Enzo Chiarullo, Fausto Pellegrini, Francesco Cavalli, Gian Mario Gillio (Riforma/Agenzia stampa Nev), Giorgio Mottola, Giovanni Celsi (presidente dell’Asiciazione Amici di roberto Morrione), Giovanni De Luca, Giuliano Berretta, Karina Guarino Laterza, Laura Silvia Battaglia, Lorenzo Di Pietro, Lorenzo Frigerio, Luca Ajroldi, Luca Rosini, Mara Filippi Morrione, Mario Sanna, Maurizio Torrealta, Paolo Aleotti, Pietro Suber, Roberto Natale, Stefano Lamorgese, Udo Gümpel.
Una breve descrizione delle inchieste finaliste.
Aumentano le epidemie negli ultimi 10 anni, il ruolo degli allevamenti di Francesco De Augustinis
La video-inchiesta è stata realizzata da casa durante il periodo di lockdown utilizzando un mix di materiale di archivio acquisito da soggetti terzi a titolo gratuito e con interviste registrate a distanza. Il video racconta il ruolo e l’impennata della produzione zootecnica come causa dell’aumento di nuove epidemie. 1 milione di vittime già prima del Covid-19. Un tema scomodo ma fondamentale per capire lo scenario in cui è nata l’attuale pandemia
Bergamo, Italy. This is the bleak heart of the world’s deadliest coronavirus outbreak” di Fabio Bucciarelli
Questo è un reportage pubblicato dal New York Times ed è il frutto di 13 giorni di lavoro nelle case dei malati di covid-19 e tra gli ospedali di Bergamo che a marzo era la città del mondo con il maggior numero di morti a causa del virus.
Buona Notte di Ioana Beatrice Ambrosio
Una videomaker senza fissa dimora racconta una giornata nella Milano del lockdown.
Il Mondo dentro di Giuliana Sias
La video inchiesta ambientata a Bologna affronta diverse storie: una donna che ha contratto il virus in ospedale durante un intervento di routine; un operaio di Brescia che non ha mai smesso di lavorare; una funzionaria del Dipartimento di Giustizia che riflette sul concetto di detenzione dentro e fuori dal carcere. La storia portante è quella di Andrea, seguito nella sua quotidianità e nel corso di 40 giorni di lockdown. Come da ex paziente psichiatrico parla tra l’altro degli effetti di un isolamento forzato sulla salute mentale.
Viaggio nell’ospedale Cotugno di Napoli, dove si combatte Covid-19 con tecnologia e umanità di Gaia Martignetti
In questo video pubblicato dalla testata online Fanpage.it si cerca di capire come sia stato possibile che l’ospedale Cotugno di Napoli sia stato l’ospedale con il minor numero di sanitari infettati da covid-19.