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Palermo contro ogni discriminazione

Il Comune siciliano ha conferito la cittadinanza onoraria alle Ong impegnate nel soccorso in mare. Ma la città è stata anche teatro, tra sabato e domenica, di un brutto episodio di razzismo contro un giovane di origini senegalesi

Il sindaco Leoluca Orlando ha assegnato ieri pomeriggio 10 febbraio la cittadinanza onoraria della città di Palermo agli equipaggi di tre imbarcazioni che si sono impegnate per il salvataggio di vite umane nel Mediterraneo.

In particolare, l’onorificenza è stata attribuita agli equipaggi del Motopeschereccio “Accursio Giarratano” che interruppe le operazioni di pesca per soccorrere alcuni naufraghi, e agli equipaggi delle navi “Mare Jonio” e “Sea Watch” impegnati nelle attività di monitoraggio e nel salvataggio di migranti e naufraghi.

Alla cerimonia è stata invitata anche Mediterranean Hope (Mh), programma migranti e rifugiati della Fcei, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia e hanno partecipato all’evento Marta Bernardini, operatrice di Mh e il pastore valdese della chiesa di Palermo Peter Ciaccio.

Poche ore prima, purtroppo, proprio a Palermo, si è registrato un episodio di razzismo contro un giovane senegalese.

 «C’è un clima di violenza crescente, purtroppo, in questa città – commenta il pastore Ciaccio – , come di fenomeni criminali che si stanno risvegliando. Sembrerebbe il connubio tra una sorta di prova di forza e di impunità, perché sono stati troppi, negli ultimi tempi, gli episodi di razzismo, il “virus della discriminazione”. C’è da dire, come ha anche ribadito il coraggioso ragazzo al quale va tutta la nostra solidarietà, che Palermo è una città dal grande cuore, dove lo sdegno per questi fatti è sempre presente. C’è una grande identità, forte, nell’isola siciliana, e a Palermo, emblema di un melting-pot riuscito come in poche altre città d’Italia, si sente molto: “siamo tutti palermitani”, perché in qualche modo “siamo tutti stranieri».

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