L’antisemitismo sarà il tema della prossima Settimana della libertà
25 novembre 2019
Ogni anno attorno al 17 febbraio – data che ricorda l’elargizione dei diritti civili ai valdesi nel 1848 – i protestanti italiani osservano la Settimana della Libertà affrontando temi legati ai diritti, alla laicità e all’impegno sociale
L’antisemitismo sarà il tema della prossima Settimana della libertà. Lo ha deciso l’Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei.
Ogni anno attorno al 17 febbraio – data che ricorda l’elargizione dei diritti civili ai valdesi nel 1848, pochi giorni prima che gli ebrei stessi ottenessero le stesse libertà – i protestanti italiani osservano la Settimana della Libertà affrontando temi legati ai diritti, alla laicità e all’impegno sociale.
La decisione è stata presa nella convinzione che «l’antisemitismo, che non è mai sopito, si sta anzi rinfocolando in Europa e anche in Italia», recita l’ordine del giorno approvato dall’Assemblea che prosegue: «Condividiamo con convinzione e preoccupazione la necessità di essere vigili e attivi contro l’antisemitismo e contro ogni forma di razzismo, xenofobia, sessismo e discriminazione di ogni minoranza».
Ciò che secondo l’Assemblea Fcei non va dimenticato è che «la storia dell’Europa moderna e ancor più contemporanea ci insegna che le parole e le azioni di odio contro gli ebrei sono il primo segnale di una deriva liberticida e di attacco ai principi su cui si basano le nostre democrazie costituzionali, fondate in reazioni agli orrori che hanno travolto l’Europa nel secolo scorso».
«Come chiese – prosegue il testo – non possiamo non fare i conti con il peso di un secolare anti-ebraismo di matrice cristiana, del quale abbiamo preso coscienza dopo la Shoah e rispetto al quale abbiamo voluto imboccare un cammino di conversione e rinnovamento».
Testo completo dell’ordine del giorno dell’Assemblea:
«L’antisemitismo, che non è mai sopito, si sta anzi rinfocolando in Europa e anche in Italia. Questo avviene nel contesto di una diffusione di discorsi di odio, di umori alimentati dalla propaganda, di percezioni non vagliate alla prova dei dati e dei fatti. Condividiamo con convinzione e preoccupazione la necessità di essere vigili e attivi contro l’antisemitismo e certo contro ogni forma di razzismo, di xenofobia, di sessismo e di discriminazione di ogni minoranza. Non possiamo però mai dimenticare che la storia dell’Europa moderna e ancor più contemporanea ci insegna che le parole e le azioni di odio contro gli ebrei sono il primo segnale di una deriva liberticida e di attacco ai principi su cui si basano le nostre democrazie costituzionali fondate in reazioni agli orrori che hanno travolto l’Europa nel secolo scorso. Come chiese non possiamo non fare i conti con il peso di un secolare anti-ebraismo di matrice cristiana, del quale abbiamo preso coscienza dopo la Shoah e rispetto al quale abbiamo voluto imboccare un cammino di conversione e rinnovamento. L’Assemblea invita le chiese a dedicare la Settimana della libertà 2020 a questi temi.
La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) riunisce quasi tutte le denominazioni storiche del protestantesimo italiano: battisti, valdesi, metodisti, luterani, Esercito della Salvezza, la Comunione di chiese libere, la Chiesa apostolica italiana e la St. Andrew’s Church di Roma, una chiesa protestante di lingua inglese appartenente al Presbiterio europeo della Chiesa di Scozia. Partecipano alla Federazione in qualità di “osservatori” l’Unione delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (Uicca) e la Federazione delle chiese pentecostali (Fcp).