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Stranieri in Italia. Oltre metà sono cristiani. Evangelici in crescita

Un commento di Paolo Naso, coordinatore del programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Mediterranean Hope, sui dati relativi all'appartenenza religiosa dei nuovi residenti

Sono state diramate ieri 24 luglio dalla fondazione Iniziative e studi sulla multietnicità (ISMU) le elaborazioni su dati ISTAT relative all’appartenenza religiosa degli stranieri residenti in Italia.

I dati, aggiornati al 1 gennaio 2019, parlano di 2.815.000 fedeli cristiani, pari al 53,6% del totale: cattolici, ortodossi, evangelici e altri cristiani. Fra questi, solo gli evangelici sono in crescita relativa, essendo stimati in 183.000 persone, con un aumento di oltre 50.000 unità rispetto all’anno precedente. I musulmani rappresentano invece il 30,1% dei residenti mentre circa 500.000 sono gli stranieri atei e agnostici.

Nel frattempo più di 111.000 stranieri residenti hanno ottenuto la cittadinanza italiana e il saldo nascite-morti e arrivi-ripartenze fa sí che il quadro si presenti costantemente in evoluzione.

«La stima generale conferma dati largamente consolidati come quello della prevalenza dei cristiani, mentre come noto la percezione diffusa è quella di una massiccia presenza islamica» ha dichiarato Paolo Naso, coordinatore del programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), Mediterranean Hope, nel commentare i dati ISMU.

«Altre stime – continua Naso – accreditano la componente evangelica e protestante di una cifra più alta, composta soprattutto da immigrati del West Africa, dell’est Europa e di alcuni paesi asiatici. Un dato molto complesso da definire, ad esempio, resta quello sempre più rilevante degli evangelici cinesi. Ma forse più che la dimensione quantitativa, nel caso degli evangelici è interessante esplorare la dinamica qualitativa della loro presenza. È soprattutto nel mondo evangelici, infatti, che si registrano esperienze di chiese multietniche e internazionali che hanno una funzione importante nei percorsi di integrazione e inclusione sociale».

Le altre appartenenze religiose sono così ripartite: 136.000 (2,6%) buddisti, 114.000 induisti (2,2%), 80.000 (1,5%) persone di altre fedi cristiane, 49.000 sikh (0,9%), 16.000 (0,3%) copti. Per quanto riguarda le provenienze, la maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia provengano da Marocco, Albania, Bangladesh, Pakistan ed Egitto. I cristiani cattolici provengono prevalentemente da Romania e Filippine mentre i cristiani ortodossi da Romania e Ucraina.

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