Il cuore del vangelo
12 luglio 2019
Un giorno una parola – commento a II Timoteo 1, 9
Il Signore dice: «Se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è mia»
Esodo 19, 5
Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall’eternità
II Timoteo 1, 9
È affascinante vedere come in una sola riga l’autore riesca a racchiudere tutto l’evangelo.
Egli ci ha salvati! È la prima affermazione dell’apostolo. Il cuore del vangelo è che Dio ci salva in Cristo. Nella Bibbia la nozione di salvezza è strettamente collegata a quella di peccato e alla sanzione di chi lo commette. Essere salvati significa innanzitutto essere risparmiati dal giusto giudizio di Dio. Ciò nondimeno nel Nuovo Testamento assume un ulteriore significato, essere salvati significa essere liberati dal peccato che ci tiene come in schiavitù.
Ogni essere umano è tenuto in schiavitù nell’egoistica convinzione che tutto gli è dovuto. Così ricerchiamo egoisticamente solo il nostro bene. Ci aspettiamo che tutto debba avere come fine la nostra realizzazione, mi aspetto che il mondo corrisponda ai miei desideri, che faccia la mia volontà, che tutto debba avere come fine la mia felicità. Poi però sperimentiamo costantemente che non è così, e siamo schiavi dell’infelicità, dell’egoismo, dei nostri ripetuti fallimenti. Egli ci ha salvati liberandoci dal nostro egoismo e restituendoci alla giusta relazione con Dio e quindi con il prossimo.
Come ci ha salvati? Rivolgendoci una santa chiamata.
La salvezza è opera esclusiva di Cristo, ma affinché ce ne appropriamo per fede, è necessario che siamo chiamati dalla parola del Vangelo resa efficace dallo Spirito. Ed è una chiamata santa perchè ci chiama a santificazione, è cioè la chiamata a darci da fare, con la forza del suo Spirito, a faticare per amor suo, avendo come obiettivo l’imitazione di Cristo.
Infine è specificata qual è l’origine di tale chiamata: l’eterno proposito di Dio e la sua Grazia in Cristo Gesù. Se questa chiamata l’avessimo dovuta meritare, sarebbe stato un fallimento, ma la nostra salvezza non è dovuta alle nostre opere, al nostro impegno, ma alla Grazia di Dio, Grazia che esisteva nei Suoi piani sin dall’eternità. Affidiamoci dunque a Lui, è la scelta migliore che possiamo fare!