Honduras. Lottare per i diritti delle persone indifese
di Redazione
10 luglio 2019
La chiesa luterana sostiene le proteste contro la privatizzazione della sanità e dell’istruzione
La Chiesa luterana cristiana dell’Honduras (ICLH) ha espresso solidarietà al popolo honduregno che chiede migliori condizioni di vita nell’attuale crisi sociale e politica caratterizzata da attacchi alla sanità, all’istruzione, alla giustizia e ai diritti umani.
La crisi ha innescato numerose manifestazioni pubbliche in tutto il paese, a cui il governo ha risposto schierando l’esercito. Negli scontri avvenuti a giugno sono morti due manifestanti e altri 20 sono rimasti feriti.
In una dichiarazione firmata dal rev. Rolando Antonio Ortez, presidente dell’ICLH, a conclusione della 31a Assemblea generale tenutasi a fine giugno, la chiesa honduregna ha affermato in modo inequivocabile: «Come chiesa storica siamo solidali e accompagniamo la Piattaforma per la difesa dell’istruzione e della salute. Qualsiasi tentativo di privatizzare la sanità e l’istruzione deve essere eliminato, perché sono diritti umani».
La chiesa ha condannato non solo le forze governative che hanno intimidito i manifestanti e criminalizzato le proteste, ma anche la mancanza di medicine e altri generi di prima necessità.
La ICLH, che è membro della Federazione luterana mondiale (Flm), ha affermato che «l’uccisione di persone che esercitano il loro diritto alla protesta è un oltraggio ai diritti umani delle persone indifese».
L’ICLH ha denunciato la riluttanza del governo honduregno a dialogare e la costante violazione della costituzione del Paese. Ha inoltre espresso preoccupazione per la crescente disoccupazione, che sta facendo aumentare la migrazione di individui e intere famiglie verso il Nord America e verso i paesi in Europa.
Anche il Team regionale di monitoraggio e analisi dei diritti umani in America centrale, che include la Chiesa luterana del Costa Rica membro della Flm, si è espresso sul clima di crisi sociale e politica che sta interessando l’Honduras, chiedendo la fine delle «azioni irresponsabili da parte del governo», e aggiungendo che tali attacchi «violano l’integrità fisica delle persone».