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La potenza dell’amore di Dio non può rimanere nascosta

Un giorno una parola – commento a Atti 4, 20

O Signore, ti loderò tra le nazioni e salmeggerò al tuo nome
Salmo 18, 49

Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite
Atti 4, 20

Gli eventi riportati nel libro di Atti riguardano la vita della chiesa primitiva dopo l’ascensione di Gesù. Il lettore biblico è invitato ad essere testimone della prima reazione negativa che due apostoli, Pietro e Giovanni, ricevono dalla autorità religiosa di Gerusalemme. Fino a quel giorno i cristiani godevano il favore di tutto il popolo (Atti 2, 47); poi qualcosa di grave è accaduto perché Pietro e Giovanni vengono arrestati. Quale atto criminale è stato commesso?

Sempre il lettore biblico è informato dell’azione dei due apostoli: andando al Tempio per pregare hanno incontrato un uomo mendicante e zoppo. Non possedendo denaro lo hanno fatto camminare (Atti 3, 6). Un’azione di libertà per quell’uomo; vi è motivo per lodare Dio perché è stata data vita nuova ad un mendicante. Invece, la reazione delle autorità è di condanna perché quella guarigione è avvenuta invocando il nome di Gesù. Quel nome fa paura! 

Pietro, in un discorso svolto nel cortile del Tempio, affermerà che se è stato ucciso il Principe della vita (Gesù Cristo), Dio lo ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni (Atti 3, 16). I testimoni di un evento talmente grandioso e sorgente di vita nuova non possono tacere. Ora finalmente vi è un tempo nuovo ricco di speranza, di libertà e di salute. Ora Dio dona con generosità guarigione e vita nuova. Come si potrebbe tacere?

Nella storia dell’umanità di tempo in tempo si cercherà di far tacere tutti coloro che saranno operatori di pace e di giustizia perché la potenza dell’amore di Dio non può rimanere né nascosta né rinchiusa in circoli di privilegiati. Gesù aveva detto ai discepoli: Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all’orecchio, predicatelo sui tetti (Matteo 10, 27).

I cristiani e le cristiane non possono tacere perché grande è la Parola ricevuta ed è fonte di vera vita.

 

Immagine: Bari, Duomo, particolare di un mosaico paleocristiano della prima chiesa bizantina  

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