Intraprendere nuovi orizzonti di vita
01 marzo 2019
Un giorno una parola – commento a Isaia 43, 16
Così parla il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero fra le acque potenti
Isaia 43, 16
Per nulla spaventati dagli avversari
Filippesi 1, 28
In quanto credenti cristiani leggiamo la Bibbia per riconoscere in essa la volontà di Dio. La parola di Dio certamente ci indica ciò che Dio vuole da noi, ma ci chiede innanzitutto di spostare la nostra attenzione dalle opere che vorremmo compiere alla opera mirabile che Dio ha compiuto per noi, rivelandoci in Gesù il progetto del suo amore. È un cambiamento di prospettiva, è la richiesta di affidarci totalmente all’iniziativa di Dio, è un invito a inserirci nel disegno che Dio ci fa conoscere mediante il suo figlio e ci rende suoi collaboratori insieme ai nostri fratelli e alle nostre sorelle.
Siamo invitati a camminare in novità di vita, a intraprendere nuovi orizzonti di vita.
Questa novità che Gesù chiama «Regno di Dio» non nasce se non ci disponiamo ad entrare fino in fondo nelle piaghe e ferite della nostra società.
Se non accompagniamo questo cammino con la preghiera con la quale chiediamo a Dio di donarci di saper discernere i segni di speranza per un mondo migliore.
Occorre discernere le giuste aspirazioni degli ultimi e adoperarci affinché possano essere soddisfatte. Occorre portare avanti progetti di rinnovamento sociale per una giustizia equa e solidale.
La parola del Signore deve darci il coraggio di denunciare tutto ciò che offende l’essere umano; deve darci il coraggio di compiere gesti profetici e significativi con umiltà e senza strumentalizzazioni.
Affidarci all’amore di Dio che caccia via la paura (1 Giov. 4,18).