Ricordare significa..
14 febbraio 2019
Un giorno una parola – commento a Isaia 46, 9
Ricordate il passato, le cose antiche; perché io sono Dio, e non ce n’è alcun altro
Isaia 46, 9
Fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta
Ebrei 12, 2
Ricordare significa avere presente nella memoria ciò che è successo. È un modo attivo di stare nella storia. Rende il passato fecondo per il presente e il futuro. Ricordando il passato, si rende presente le grandi opere di Dio in modo tale da trarne speranza per il futuro. Se questo Dio era così per noi, come lo celebriamo oggi, allora ci sarà anche nei giorni a venire.
Ma questo ricordare è anche un incarico: quel passato portato nel presente diventa un punto di partenza per il futuro con tutte le sue conseguenze. Rendere presente che non c’è nessuno al di fuori di Dio, anche oggi può avere lo stesso peso di allora: significa non mettere la speranza in altre cose o persone. Giorno dopo giorno invece siamo invogliati a seguire strade che non ci portano nella direzione che Dio ha messo davanti a noi. Prendere parte alla storia di Dio, significa diventare alleato di Dio. Per esempio ricordare le dieci parole, significa “farle”. Ricordare è un verbo attivo, che ci mette in moto.
Ricordare significa celebrare, ma anche annunciare, ammonire e incoraggiare. È benedizione, ringraziamento, festa, ma anche invocazione e intercessione. È un sacrificio e un incarico. È il servizio a Dio e al prossimo.