La misericordia
12 febbraio 2019
Un giorno una parola – commento a Luca 6, 36
Al Signore, che è il nostro Dio, appartengono la misericordia e il perdono
Daniele 9, 9
Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro
Luca 6, 36
Siamo santi perché il nostro Dio è santo. La santità di Dio si fonda nella sua misericordia. Anzi tutto il suo essere ne è caratterizzato. La sua potenza, la sua grandezza, la sua volontà, la sua creazione, la sua cura, la sua giustizia.
Nella parola misericordia possiamo riconoscere la parola “cuore”. Ma il significato di questa parola va oltre. Nella lingua parlata da Gesù questa parola ha a che fare con le nostre viscere, in modo particolare con il grembo: il posto sicuro in cui tutte e tutti noi eravamo al sicuro, protette e protetti nel momento più vulnerabile della nostra vita. In ogni caso, essere delle persone misericordiose significa raggiungere nel profondo ciò che si è, ogni persona è toccata dal bisogno dell’altra e si mette in moto per l’altrui benessere. Essere misericordioso ha a che fare con l’essenza della nostra vita, ciò che ci rende davvero umani.
La misericordia è avere a cuore i poveri, che non sono solo le persone che hanno meno soldi o roba del genere. Si può sperimentare la povertà in tutti i settori della vita. La salute, l’amicizia, l’immagine di sé, l’amore, l’attenzione, la vita di coppia, i ricordi, la fede, la vita, la pace, l’interezza e così via. Alla fine, potremmo essere tutte persone povere in qualche modo, e non è facile accettare questa condizione di povertà. Spesso, avere una moltitudine di cose è un modo per affrontare la povertà che sperimentiamo in altre aree della nostra vita. Ma l’unica cosa che può davvero aiutarci non sono le cose che possediamo, ma la misericordia di un’altra persona.
Forse è per questo che la misericordia ha sede nel nostro intimo più profondo.