#FineVita. Firmato il Manifesto interreligioso
06 febbraio 2019
Siglato ieri a Roma il primo documento bioetico che pone importanti fondamenti comuni per il dialogo interreligioso in ambito sanitario. Al lavoro un tavolo per definire le procedure operative
«È significativo per noi protestanti aver firmato questo “Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita” proprio nel mese di febbraio, alla vigilia della festa della libertà con cui ricordiamo il riconoscimento dei diritti civili e politici ai valdesi da parte del re Carlo Alberto, concessi il 17 febbraio 1848, 171 anni fa». Con queste parole commenta la giornata di ieri 5 febbraio il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore Luca Maria Negro, tra i 18 firmatari del Manifesto presentato in una cerimonia ufficiale nel Salone del Commendatore presso Santo Spirito in Sassia, a Roma.
Luca Maria Negro presso Santo Spirito a Roma, 5 febbraio 2019, firma del Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita.
«Come protestanti italiani crediamo che libertà e responsabilità siano due concetti inscindibili, pertanto il dialogo con le istituzioni e con le altre confessioni e religioni è un punto di partenza non solo sui temi bioetici, come in questo caso, ma anche in generale su questioni più ampie – ha continuato Negro –. Stiamo ancora aspettando una legge quadro sulla libertà religiosa in Italia e pensiamo che proprio a partire dal rispetto delle diverse fedi possiamo dare un contributo importante alla società».
Il Manifesto, che ha visto collaborare protestanti, cattolici, ortodossi, ebrei, musulmani, buddisti e induisti, definisce nove diritti fondamentali e garantisce, oltre alle cure, il rispetto della dignità e il supporto religioso e spirituale per chi si trova nella fase finale della vita in strutture sanitarie: «Un lavoro importante frutto di una particolare sensibilità nei confronti del dialogo interreligioso in ambito sanitario, volto a creare un percorso che porti a impegni concreti» si legge nella nota stampa diramata oggi, che sottolinea il documento come «punto di arrivo di un percorso pienamente condiviso che rende possibile la trasformazione dei nove diritti in procedure operative».
Le confessioni religiose hanno sottoscritto il testo, promosso dal Tavolo Interreligioso di Roma insieme alla Asl Roma 1 e al Gemelli medical center (Gmc) – Università Cattolica del Sacro Cuore, in una data che si colloca all’interno della Settimana mondiale dell’armonia interreligiosa promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ha portato un saluto durante la cerimonia anche la Ministra della Salute, Giulia Grillo.
Per rendere operativo il Manifesto ed elaborare delle Linee guida applicative su alimentazione, cura spirituale, trattamento del corpo nella malattia e nei riti pre e post mortem, è operativo un Tavolo interreligioso di cui fa parte, per la FCEI, il pastore Herbert Anders.
Scarica la scheda: Nove diritti nei percorsi di fine vita
Guarda il video della cerimonia sulla pagina Facebook della Asl Roma1.