Il Signore ci ha visitati e riscattati
14 dicembre 2018
Un giorno una parola – commento a Luca 1, 68-69
Dal sol levante fino al ponente sia lodato il nome del Signore
Salmo 113, 3
Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente Salvatore
Luca 1, 68-69
I primi capitoli del Vangelo di Luca e quelli iniziali del Vangelo di Matteo costituiscono i cosiddetti Vangeli dell’Infanzia che, insieme a diversi scritti apocrifi successivi, stanno alla base di quel complesso di racconti più o meno fiabeschi che per duemila anni hanno accompagnato il ricordo dell’Avvento e del Natale.
Per secoli gli episodi narrati – dall'apparizione dell’angelo a Zaccaria fino alla fuga in Egitto – hanno ispirato centinaia di scrittori, poeti e pittori. E molti compositori hanno rappresentato musicalmente questi fatti, in particolare i quattro canti di Maria, di Zaccaria, degli angeli a Betlemme e di Simeone.
Proprio dal cantico di Zaccaria, detto il Benedictus, è tratto il versetto proposto per la meditazione di oggi dal Lezionario Un giorno una parola.
Sono parole – come del resto anche quelle del Magnificat di Maria – che danno espressione alla grande speranza di Israele, la speranza del riscatto, del ritorno alla libertà sotto la guida del Messia. Israele sogna da secoli un ribaltamento sociale e un rivolgimento politico. Questo pensiero costante accompagnerà i discepoli di Gesù durante il suo ministero, e ancora all’indomani della Risurrezione: «Signore è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» (Atti 1, 6).
Noi crediamo realizzata pienamente in Gesù di Nazareth l’antica promessa di riscatto e di salvezza. Ma il Cristo ci ha riscattati e salvati non perché ci riunissimo in conventicole ripiegate su se stesse, proclamandoci i redenti e sentendoci per questo superiori ai «non credenti» e al «mondo». «Salvati per servire» dice un motto dell’Esercito della Salvezza. Nostro compito è annunciare la salvezza in Cristo facendola seguire dall’azione in favore di ogni essere umano perché sia libero dal peccato, ma anche dalla povertà, dall’emarginazione, dalla fame, dalla paura, dalla malattia e da tutti i mali che affliggono l’umanità.
Il Signore ci ha visitati e riscattati; i credenti che non si impegnano per ogni tipo di riscatto di ogni uomo e ogni donna, non sono suoi discepoli.