Migranti. "L'Italia sono anch'io" rilancia il dibattito a favore dei diritti di cittadinanza
18 dicembre 2014
Oggi un incontro alla Camera dei deputati per una buona legge
A che punto è l’iter legislativo della riforma della cittadinanza? Per rispondere a questa domanda, in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite per i diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie, la Campagna «L’Italia sono anch'io» promuove oggi, 18 dicembre, un incontro dal titolo: «Un paese diverso è possibile?». L'appuntamento è alle ore 16 presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati.
«Siamo convinti che oggi sia più che mai necessario volgere lo sguardo al futuro del paese e alla necessità di riconoscere un cambiamento che è già in corso da anni, attraverso misure che favoriscano l’inclusione di milioni di persone che, pur provenendo da altri paesi, hanno scelto l’Italia come il luogo dove mettere radici», si legge nel comunicato stampa diramato martedì.
Tre anni fa la piattaforma che ha promosso la Campagna per i diritti di cittadinanza - tra cui figura insieme ad altri attori della società civile anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) - aveva depositato in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare, raccogliendo più di 200 mila firme. Il primo testo introduce il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri residenti da 5 anni. Il secondo propone una riforma della legge sulla cittadinanza, che contiene, tra l’altro, l’introduzione dello ius soli.
«Consapevole che i percorsi di cittadinanza non si costruiscono dall’alto stabilendo criteri astratti e giocando sulla paura dell’altro, sulla precarizzazione e sull’incertezza, auspico che si possa giungere finalmente ad una riforma globale e complessiva dell’attuale legge sulla cittadinanza - ha dichiarato Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della Fcei -. Una buona legge deve tenere conto del processo di trasformazione positiva della società italiana degli ultimi anni e portare ad un ampliamento dei diritti e non ad una loro contrazione o restrizione. Una buona riforma della legge sulla cittadinanza è elemento cruciale per delineare la cornice entro cui disegnare il futuro del nostro Paese e deve partire proprio dall’affermazione decisa che la cittadinanza è un diritto soggettivo e non una concessione».
All’incontro di oggi, dopo i saluti della presidente della Camera Laura Boldrini, interverranno, tra gli altri, Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Marilena Fabbri, deputata Pd, co-relatrice del testo unificato della proposta di legge di riforma della L.91/92 sulla cittadinanza; Lorenzo Trucco, presidente Asgi; Lucia Ghebreghiorges, rete G2. Ad introdurre i lavori sarà Filippo Miraglia, vicepresidente nazionale Arci. Coordina Giorgio Zanchini, giornalista Rai. Nev - Notizie Evangeliche