Sono il primo dei peccatori
29 giugno 2018
Un giorno una parola – commento a I Timoteo 1, 1
«Tu ti ricorderai della tua condanna e ne avrai vergogna, quando ti avrò perdonato tutto quello che hai fatto» dice il Signore, Dio
Ezechiele 16, 61; 63
Paolo scrive: «Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo»
I Timoteo 1, 1
C’è in questo versetto dell’apostolo Paolo una forte affermazione di fede: «Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori».
Ma c’è anche una forte confessione di peccato: io sono il primo dei peccatori.
Non si può infatti confessare la venuta salvifica del Cristo se non ci riconosciamo peccatori.
Sono peccatore perché alla creazione so apportare solo cambiamenti negativi.
Sono peccatore perché permetto al peccato di farsi breccia nella mia debolezza.
Sono peccatore perché non sono stato in silenzio quando era giusto tacere e non ho parlato quando era necessario esprimersi.
Sono peccatore quando mi insuperbisco per tutto quello che di bene faccio nella mia giornata.
Sono peccatore quando mi illudo di non aver commesso il male.
Sono peccatore quando lascio ad altri i pesi che potrei portare da solo.
Sono peccatore quando aiuto a portare i pesi degli altri, ma mi sento gratificato e me ne vanto.
Sono peccatore quando condanno senza lasciar spazio al perdono.
Sono peccatore quando consumo il tempo senza aver amato.
Sono peccatore, il primo dei peccatori, quando penso che altri lo siano più di me.
Ma un’affermazione voglio pienamente accettare: tu Cristo Gesù sei la mia salvezza! Amen.