Camminare «alla voce di Dio»
29 maggio 2018
Un giorno una parola – commento a Numeri 9, 18
I figli d’Israele si mettevano in cammino all’ordine del Signore e si accampavano all’ordine del Signore
Numeri 9, 18
Simone disse: «Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti»
Luca 5, 5
Questa espressione «all’ordine», proveniente nella nostra lingua dalla vita militare, traduce una formula ebraica che viene dal contesto degli oracoli divini e letteralmente significa «alla voce di Dio». Rispecchia evidentemente una visione idealizzata del popolo in questi primi momenti della vita nel deserto. Israele è sensibile alla «voce» del Signore, ascolta la «voce» divina e esegue i suoi comandi. Alla voce del Signore ci si ferma per montare l’accampamento; il primo Padiglione ad essere collocato al centro è la Tenda dell’incontro, luogo della dimora di Dio rappresentata dalla nube che scende e dalla quale Dio parla; anche Dio è un beduino senza fissa dimora che accompagna la difficile andatura del suo popolo nel deserto, nella storia; alla «voce» del Signore l’accampamento è rimosso e di nuovo a camminare nel luogo senza sentieri, la via è sempre nuova nel deserto e Dio riserva qualche sorpresa, un nuovo intervento decisivo per salvare, guidare, preservare la vita e la speranza. Il popolo inoltre si ferma per i giorni in cui la nube rimane immobile sullo stesso luogo.
Siamo noi un popolo che cammina «alla voce di Dio»? Il pellegrinaggio diventa un’immagine della Chiesa, del Popolo di Dio che attraversa la storia, afferrando saldamente il bastone del viandante, siamo in cammino e non possiamo fermarci definitivamente in nessuna struttura, istituzione o ideologia umane; siamo nella storia ma non apparteniamo a nessuna fase storica in modo definitivo; ai piedi bruciano i sandali del pellegrino, all’inseguimento della nube che rivela e nasconde allo stesso tempo la presenza di colui che da essa «parla» e ci conduce verso la consumazione della storia e l’eschaton: la morte e la vita risuscitata di Cristo.