I giudizi di verità di Dio
15 marzo 2018
Un giorno una parola – commento a Salmo 19, 9
I giudizi del Signore sono verità, tutti quanti sono giusti
Salmo 19, 9
Gesù disse: «Se osserverete i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. VI ho detto qeuste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa»
Giovanni 15, 10-11
La Riforma protestante è stata un tagliando che la parola di Dio ha fatto alla chiesa. Un giudizio efficace e autorevole, che ha permesso l’eliminazione di superstizioni ed abusi. Era chiaro a tutti che Dio stesso aveva alzato la voce e aveva fatto un severo esame alla sua chiesa, affidandone la guida e il comando a suo Figlio. La Riforma fu un giudizio di Dio sulla chiesa, e fu un giudizio di verità. Sia perché il giudizio era giusto, sia perché ha permesso la riscoperta della verità evangelica senza veli o coperchi.
Oggi la funzione canonica (cioè, che misura) della Scrittura è di fatto messa in ombra nello stesso protestantesimo. Oggi la parola di Dio, secondo noi, non giudica. Siamo noi che la giudichiamo, che ricorriamo a lei in quelle parti, dove e quando, nella misura in cui ci interessa. Quindi, al massimo, me ne posso servire in quanto approva e conferma il mio giudizio contro il fratello che la pensa diversamente da me. Oscilliamo dunque tra interpretazioni iperletterali, spesso usate a mo’ di slogan, e oscuramento o disinnesco di testi che mettono in difficoltà la nostra sensibilità personale o di chiesa, e che aggiriamo definendoli arcaici e derivati dai pregiudizi dell’epoca (come se noi fossimo immuni da quelli del tempo presente…). Insomma, rischiamo di farci delle antologie personali della Scrittura, tutte diverse. Io al primo capitolo della mia metto I Corinzi 13, e tu il Salmo 23? Ah, poco Antico Testamento, che è difficile!
I giudizi sono giudizi. Sono del Signore e non nostri. Sono giudizi di verità su di noi, prima che sugli altri. Sono giusti, non contestabili. Ogni volta che apriamo la Bibbia non siamo solo noi che la leggiamo, ma è anche la Bibbia che legge noi. Lo fa con un’autorevolezza e un’efficacia che giudicano, che liberano e che salvano, che la Riforma ha conosciuto e riconosciuto, rispettando questa lettura di Dio senza ridurla a slogan da lancio o a zibaldone di pie frasi.