La Fondazione Betania adotta una panchina a Capodimonte
26 febbraio 2018
L’ospedale evangelico di Ponticelli (Na) ha aderito all’iniziativa lanciata ad agosto per celebrare i 50 anni di sanità solidale
Chi passeggia per il Real Bosco di Capodimonte, giardino storico e grande polmone verde della città di Napoli, potrà riposarsi su una nuova panchina donata dalla Fondazione evangelica Betania.
La Fondazione ha aderito all’iniziativa «Adotta una panchina, un albero o una fontanella», lanciata con successo lo scorso agosto da Sylvian Bellenger, direttore del museo e del Real Bosco di Capodimonte, in collaborazione con «Amici di Capodimonte» onlus. Da subito la risposta è stata entusiasta: singoli cittadini, associazioni, redazioni di quotidiani, famiglie hanno donato una panchina, ognuna con una targhetta personalizzata recante un messaggio, un ricordo, una dedica.
«Ospedale evangelico Betania, 1968 - 2018 “50 anni di sanità solidale”», si legge sulla targhetta in ottone su cui è inciso anche il logo della Fondazione Betania (la data si riferisce al giorno di produzione). «Abbiamo molto apprezzato l’iniziativa – afferma Luciano Cirica, presidente della Fondazione Betania – e vi abbiamo aderito con convinzione per segnalare in modo creativo i cinquant’anni di sanità solidale agita dall’ospedale nella città di Napoli. Il prossimo ottobre celebreremo il cinquantenario dell’ospedale evangelico Betania per il quale è già in programma una serie di iniziative. Nello specifico, il 19 ottobre ci sarà un convegno sui temi della sanità, mentre il 20 proseguiranno le celebrazioni con un culto. Mi preme sottolineare che saranno coinvolte le chiese americane e tedesche che contribuirono in maniera fondamentale alla nascita dell’ospedale. In questi anni abbiamo cercato di riprendere i rapporti internazionali per rinsaldare il legame storico con quelle chiese senza il cui apporto l’ospedale non sarebbe nato».
La panchina donata dalla Fondazione Betania si trova nelle immediate vicinanze della Reggia di Capodimonte, vicino ad uno dei suoi ingressi (attualmente cantierato) in un posto che è prospiciente al Belvedere. Dalla sua seduta si intuisce il panorama sul golfo cittadino.